ESCLUSIVA Folorunsho, l’ex tecnico: “Il Cagliari? Lui ama la battaglia, farà bene”

ESCLUSIVA FOLORUNSHO EX TECNICO – Mancava ormai sempre meno all’approdo di Michael Folorunsho dal Napoli al Cagliari. La formula esatta del trasferimento non è ancora chiara del tutto, ma il centrocampista offensivo è pronto a ripartire dalla squadra sarda.

In questi ultimi sei mesi, il giocatore di 27 anni ha vestito la casacca della Fiorentina, con cui ha raccolto 19 presenze e 1 assist. I viola non hanno però esercitato il diritto di riscatto.

Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva Giuseppe Cerroni, allenatore di Folorunsho ai tempi della Vigor Perconti, squadra romana in cui l’ex Lazio aveva giocato quando era ancora poco più di un bambino.

Sono ormai passati tanti anni, ma che ricordi ha di quel Folorunsho?

“Come tanti altri bambini a quell’età, era uno un po’ chiuso e parlava poco però, nello stesso tempo, fece amicizia con tutti in poco tempo. Mi ricordo la sua determinazione, non aveva paura di niente ed era molto attento alle indicazioni che gli davo. Considerando che con me ha fatto la parte più ludica della sua carriera, ovvero l’ultimo anno dei Pulcini e la fase degli Esordienti“.

Gli piaceva già giocare verso la porta? 

“Alleno dal 1988 e ho fatto tanti errori, però una cosa l’ho capita: in quella fascia di età non si può dare già un ruolo a un ragazzino. Quindi Michael non aveva un ruolo specifico, a volte ha fatto anche il difensore centrale“.

E del suo percorso cosa pensa? 

“Quando era in Serie D lo sentivo ogni tanto e gli dicevo che i gradini non erano finiti e di non accontentarsi. Non doveva dimenticarsi della determinazione che aveva da bambino. E i fatti mi hanno dato ragione“.

Si aspettava di vederlo giocare in Serie A? 

“Dico che vederlo nel Verona con Baroni è stato un orgoglio, ero anche allo stadio la sera di Roma-Verona, quando fece quel gol pazzesco da 35 metri. Per il momento, proprio quella stagione è stata la sua massima espressione. Ora deve ritrovare la continuità, che negli ultimi dodici mesi ha un po’ perso. Deve farlo anche perché è uno che, prima di arrivare a questi livelli, ha fatto una bella gavetta“.

In tal senso, sembra che sia vicinissimo al Cagliari. Come lo vede nella squadra sarda? 

“Dovrà combattere e dare il massimo perché andrà lì con l’obiettivo della salvezza. Ma Michael ama la battaglia, quindi sono sicuro che dirà la sua e che farà molto bene“.

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