Conte, il manager snobbato che sfida un passato mancato: il Milan
Antonio Conte, tecnico del Napoli e attualmente più che in lotta per la conquista dello Scudetto, sfida il Milan: quelle parole di Ibra..
CONTE MILAN – “Posso confermare come il Milan non abbia mai tentato di ingaggiare Conte. Ottimo manager, certamente. Ma noi abbiamo bisogno di un allenatore”. Virgolettato firmato Zlatan Ibrahimovic agli albori di una stagione in cui la scelta del Diavolo per le ambizioni Scudetto ricadde su Paulo Fonseca, Mister sollevato dall’incarico lo scorso 29 dicembre. Parole forti, espressioni nette, che il manager salentino ha memorizzato sin da un’estate in cui, a più riprese, era stato accostato alla panchina rossonera e che riverserà sul rettangolo verde domani, in segno di vendetta, con i partenopei in vantaggio di 14 punti sul club meneghino. Gran parte di questa differenza in classifica può essere attribuita proprio ai grandissimi meriti dello stesso Conte, capace di ricostruire una squadra giunta decima pochi mesi fa e riportarla a lottare per il vertice.
Nove mesi dopo quelle dichiarazioni, il Senior Advisor di RedBird pare aver nettamente perso potere decisionale tra gli uffici di Casa Milan in favore di Giorgio Furlani, mentre la candidatura del Mister leccese potrebbe tornare fortemente in auge per il post Conceicao. Stando a quanto riferito da calciomercato.com, il Diavolo potrebbe tornare alla carica per Conte e concretizzare quanto non è stato fatto sotto l’ombrellone l’estate scorsa, al netto delle intenzioni dello stesso ex Commissario Tecnico della Nazionale, vincolato da un accordo con De Laurentiis la cui scadenza è fissata al 30 giugno 2027.
Conte, rimpianto Milan: ora, ritrovarsi sarà complicato
Antonio Conte, nel posticipo di domani sera, sfiderà nuovamente il Milan da avversario per la diciannovesima volta in carriera, nettamente da favorito anche in virtù delle undici vittorie conseguite sulle panchine di Juventus, Inter e lo stesso Napoli nei confronti dei rossoneri. Del futuro non v’è certezza, ma il recente passato è già storia: l’ex C.T. non può che rappresentare un rimpianto dalle parti di Milanello.
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