Nazionale, Gravina: “Mancini, Spalletti, Rino: vi dico. Dimissioni..”
Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, ha rilasciato un’intervista parlando di Nazionale: da Mancini a Spalletti; e sulle dimissioni…
DIMISSIONI GRAVINA NAZIONALE – Se, in questi ultimi anni senza partecipazioni ai Campionati del Mondo, è in atto un processo sulla Nazionale italiana e sul disinnamoramento generale nei confronti del colore azzurro – da parte del popolo italiano – uno dei principali accusati sul banco degli imputati è sicuramente Gabriele Gravina. Al Presidente della FIGC era già stato intimato di rassegnare le dimissioni dopo la debacle contro la Svezia, nel 2017, nello spareggio che impedì agli azzurri di volare in Russia. Stesso scenario nel 2022, in Qatar, con l’Italia grande assente al tabellone finale per la conquista della Coppa più ambita del mondo.
Tornando ai giorni nostri, la selezione di Gattuso dovrà garantirsi un pass per l’America passando, nuovamente, dallo spauracchio spareggio. L’ipotetica mancata qualificazione degli azzurri al Mondiale rischia di suggellare un altro fallimento di un movimento che sta vivendo una crisi profonda e radicata. Ma Gabriele Gravina non demorde e non si sente principale responsabile delle tante sfumature negative che riguardano l’azzurro.
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Intervistato ai microfoni de Il Corriere dello Sport, il numero uno della FIGC ha parlato anche di Commissari Tecnici:
“Mancini si era riproposto per allenare la Nazionale post-Spalletti, è vero. Abbiamo parlato e aveva fornito ampia disponibilità. Spalletti non avrebbe dovuto comunicare il proprio esonero durante la conferenza pre-Norvegia, ma era crollato alla prima domanda. Avevamo stabilito un annuncio congiunto, ma non potevo partecipare alla conferenza stampa. Io non l’avrei esonerato neanche dopo la Norvegia. Non devo perdonare nessuno, ma non dimentico”.
“A Gattuso avevamo già parlato della possibilità di allenare l’Under 21. Poi, gli abbiamo affidato, in maniera congiunta, la selezione maggiore. Quando si è creata l’occasione, abbiamo contattato sia lui, che Baldini”.
Gravina all’attacco: con le dimissioni non cambierebbe nulla
“Credete siano sufficienti le mie dimissioni per vincere il Mondiale? In quel caso, le presenterei subito. Eppure, non è così. Le sconfitte implicano le cadute delle teste, è normale che sia così. Ma sono un uomo sereno e consapevole che per attuare le riforme serva l’unanimità delle Leghe. Le società sono antagoniste del calcio italiano e delle riforme: troppi stranieri”, ha chiosato Gravina.