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Italia, Gattuso si presenta: “Sogno che si avvera, spero di essere all’altezza, giocatori ci sono, entusiasmo e famiglia”. Gravina: “Scelta condivisa per uomo e tecnico, Buffon determinante”

Alessandro Collu
Italia Gattuso

Conferenza di presentazione del nuovo ct Gennaro Gattuso che guiderà l’Italia cercando di portarla al Mondiale 2026. Così l’allenatore calabrese:

Un sogno che si avvera, spero di essere all’altezza. So che il compito non è facile, nella vita di facile non c’è nulla. Sia io che il mio staff sappiamo che c’è tanto da lavorare, poco da dire ma lavorare, andare in giro, parlare con i giocatori, entrare nella testa, riuscire a trasmettergli cose positive. Penso che i giocatori ci sono, bisogna solo metterli nella condizione migliore per farli esprimere al massimo. Spero solo di dimostrare sia io che il mio staff di fare un buon lavoro e l’obiettivo è di riportare l’Italia ai Mondiali, fondamentale“.

Entusiasmo, voglia di stare insieme, essere uniti: dobbiamo ritrovare l’entusiasmo, non pensare in negativo, creare una famiglia, la cosa più importante a Coverciano, quella mentalità che per tanti anni ci ha contraddistinto. I giocatori che abbiamo a disposizione sono importanti, tra i primi dieci nei loro ruoli ma bisogna pensare alla squadra che ha dei valori, non ho esitato un istante perché abbiamo le doti per raggiungere l’obiettivo“.

Gattuso aggiunge: “A livello giovanile è stato fatto un grandissimo lavoro, poi dopo l’under 19 si è perso un po’, dobbiamo dare possibilità ai giovani di crescere. La parola paura non deve esistere, altrimenti non si va da nessuna parte“.

ITALIA, GATTUSO SI PRESENTA: SECONDA PARTE

Le idee da portare come ct dell’Italia:Difficile cancellare la figura da calciatore, Gattuso cuore e grinta, in realtà bisogna analizzare bene, mi piace aggiornarmi, parlare di calcio, ho ben chiare le idee e negli ultimi anni è cambiato, bisogna entrare nella testa dei giocatori, non tutti sono uguali. Il calciatore è più professionista, più preparato oggi che ai miei tempi, la difficoltà sta nel fare gruppo“.

Gattuso conclude: “Ho Bonucci nel mio staff, mister Prandelli, Zambrotta ci daranno una mano per far crescere le giovanili. Con il Napoli ho perso la Champions League per un punto, a Spalato ci siamo giocati il campionato con una squadra imbottiti di giovani contro la Dinamo che vince da vent’anni… solo una squadra vince, bisogna vedere come ha lavorato, come una squadra è cresciuta e penso qualcosa di buono di averlo fatto. Il lavoro è totalmente diverso in Nazionale, spero di non stressare qualche collega della Serie A e all’estero, parlare con i giocatori, vedere le partite e fare le scelte migliori. Lippi? Spero di creare quell’alchimia che era riuscito a creare lui, senso di appartenenza, sorriso a Coverciano.

I giocatori che rifiutano la Nazionale? Bisogna vedere, capire, il Presidente e Gigi mi devono aiutare e capire, abbiamo tutto per gestire i giocatori e se vogliamo essere credibili, non creare scuse o precedenti… se non riusciamo torna al club di appartenenza. Acerbi? Grande rispetto e stima ma non ci siamo sentiti.

Cosa dirò ai giocatori? Dirci le cose in faccia, creare una famiglia. Chiesa? Deve giocare con continuità, gliel’ho detto, vale per tutti. La pressione la porta la maglia azzurra, stare fuori dal Mondiale per due volte è un peso e dobbiamo essere bravi a reagire, con la Norvegia è stata una partita difficile, andavano tre-quattro volte più forte di noi, giocatori importanti che venivano da una sconfitta in finale di Champions League.

Spalletti? Stima incredibile, preparazione, un maestro; normale che in questo momento devo vedere cosa vogliamo fare, il suo lavoro e professionalità è incredibile. C’è poco tempo, dobbiamo capire cosa fare nei novanta-novantacinque minuti.

Su cosa non posso mediare? Se non vedo i giocatori che vanno a mille all’ora, si deve pedalare, lavoro con serietà e massimo impegno.

La Calabria? Infanzia bellissima, non devo dare lezioni a nessuno, una terra bellissima e i giovani devono seguire la strada dello studio e da persone per bene, speriamo di far parlare la nostra regione di cose positive.

Ha detto bene Mourinho, non faccio magie, posso promettere impegno, passione, cercare di entrare nella testa dei giocatori, sentire la parola “noi” e non “io”, tirare fuori entusiasmo, voglia e senso di appartenenza”.

Così Gabriele Gravina, presidente FIGC che ha introdotto Gattuso:Scelta condivisa, ringrazio Gigi Buffon che si è impegnato in maniera importante, un ruolo determinante ed è stata una scelta condivisa per l’uomo, in grado secondo noi di motivare nel miglior modo possibile ma anche come tecnico, convinti delle qualità di Rino sotto il profilo tecnico, ci sono testimonianze concrete delle sue qualità e sono convinto sarà l’uomo anche dei risultati. Conosce molto bene il calcio italiano, la mentalità dei giocatori e la pressione mediatica. Non è stata una scelta dettata solo dal cuore ma una scelta convinta, non ha paura di assumersi le responsabilità e ha sempre dimostrato di mettere il gruppo davanti a tutto. Come Federazione lo sosterremo dandogli il massimo supporto per un gruppo coeso, coraggioso; ha un compito difficile ma a mio avviso affascinante, riportare entusiasmo, identità e risultati. Ranieri? Non c’erano le condizioni, non si è andati oltre un contatto“.

 

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