Il tentativo di Robinho di uscire di prigione è fallito
I rappresentanti legali dell’ex attaccante della nazionale brasiliana Robinho non sono riusciti a ottenere il rilascio del loro cliente. La Corte Suprema del Brasile ha deciso di mantenere la pena detentiva di 9 anni inflittagli in Italia per lo stupro di una ragazza.
La Decisione della Corte Suprema
La decisione della Corte Suprema del Brasile conferma la sentenza della giustizia italiana per la partecipazione di Robinho allo stupro di gruppo di una ragazza nel 2013 a Milano. Nonostante stia scontando la pena nel suo paese d’origine da diversi mesi, Robinho non è riuscito a ottenere la libertà.
Carriera e Caduta
Robinho ha avuto una carriera brillante sia a livello di club che nazionale, ma fuori dal campo ha intrapreso una strada in discesa. La decisione di marzo di imporre una pena detentiva di 9 anni rappresenta il culmine di questa caduta.
Tentativi di Difesa
La difesa di Robinho ha presentato richieste per il suo rilascio, contestando la legalità della decisione della Corte Suprema brasiliana che confermava la sentenza italiana. Tuttavia, tali richieste non hanno avuto successo.
Conferma della Condanna
La Corte Suprema ha deciso a maggioranza di confermare la condanna a nove anni di reclusione inflitta a Robinho. Sei membri della corte (Luiz Fux, Edson Fachin, Luís Roberto Barroso, Cristiano Zanin, Cármen Lúcia e Alexandre de Moraes) hanno votato a favore del mantenimento della pena, mentre solo uno (Gilmar Mendes) ha votato per la libertà.
Udienza Rinviata
L’udienza per le richieste di libertà era iniziata a settembre, ma una richiesta di riesame da parte di Gilmar Mendes ha rinviato l’udienza del caso. Tuttavia, la decisione finale ha confermato la condanna di Robinho, che continuerà a scontare la sua pena in Brasile.
