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ESCLUSIVA Zaniolo, l’ex tecnico: “L’Udinese? Perfetto per rilanciarsi. Runjaic…”

Raffaele Campo
Nicolò Zaniolo Udinese

ESCLUSIVA ZANIOLO EX TECNICO – Nel tardo pomeriggio di ieri, l’Udinese ha ufficializzato l’ingaggio di Nicolò Zaniolo, che giunge in Friuli dal Galatasaray con la formula del prestito con diritto di riscatto.

All’età di 26 anni, il centrocampista è pronto a ripartire da zero per l’ennesima volta, dopo la deludente passata stagione tra Atalanta e Fiorentina.

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Per parlare dell’ex Roma, Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva Roberto Breda, allenatore di Zaniolo ai tempi della Virtus Entella, vale a dire nell’annata 2016/2017, la prima da professionista del calciatore in questione.

Partiamo dal presente: cosa pensa di questo trasferimento di Zaniolo all’Udinese? 

Nicolò (Zaniolo, ndr) ha bisogno di ritrovare equilibrio e continuità, cose che, soprattutto a causa degli infortuni, gli sono mancate in questi ultimi anni. A Udine può rilanciarsi e riavere costanza nelle prestazioni, è andato in club che sa fare calcio. Dovrà inoltre ritrovare una precisa collocazione tattica: finora ha giocato in tanti ruoli ma senza mai specializzarsi in nessuno. In questo dovrà essere bravo anche Runjaic“.

Cosa può non aver funzionato la scorsa stagione? 

Bisognerebbe esserci dentro per valutare certe situazioni. È stato comunque in due squadre che erano chiamate a vincere, non dico lo scudetto ma ad arrivare più avanti possibile nelle competizioni in cui erano impegnate. L’Atalanta è un treno in corsa, quindi se non sali subito poi diventa tutto più difficile. Allo stesso modo, anche la Fiorentina doveva fare bene e cercare riscatto dopo due finali di Conference consecutive perse“.

Chiedo a lei che lo ha allenato: è vera questa fama di bad boy? 

Per quanto mi riguarda, assolutamente no: con me all’Entella era un ragazzo eccezionale e umile, nonché un gran lavoratore“.

Cosa ricorda in particolare dello Zaniolo all’Entella?

Era silenzioso e parlava poco, ma aveva una grande personalità e voglia di emergere. Anche in quel periodo lavorava per capire meglio la sua esatta collocazione tattica, io lo provai in più ruoli, compreso la mezza punta. Inizialmente giocava con la Primavera, ma a marzo lo feci esordire contro il Benevento, segnale che gli riconobbi le doti che aveva: un conto è lanciare un ragazzo a maggio quando ormai la stagione è finita e non ci sono più obiettivi, diverso è farlo a metà annata quando i giochi sono ancora apertissimi. Avevamo bisogno di lui. Posso dirti che nessuno gli ha mai regalato nulla, si è sempre conquistato tutto con il duro lavoro“.

Per concludere: all’inizio mi ha accennato ai tanti ruoli che ha ricoperto, ma secondo lei qual è il ruolo di Zaniolo? 

Premetto che in tutte le posizioni che ha ricoperto, ha sempre detto la sua. Ma questa è una domanda che andrebbe fatta al diretto interessato, bisognerebbe chiedere a lui cosa pensa di essere diventato“.

RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione dell’articolo è consentita previa citazione della fonte EUROPACALCIO.IT

 

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