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ESCLUSIVA Margiotta: “Futuro? Non credo ai Ranger’s. Su Ndoye…”

Raffaele Campo

ESCLUSIVA MARGIOTTA NDOYE – Lo scorso febbraio aveva firmato da svincolato, dopo l’esperienza ai tagiki dell’Istiqlol, con i Ranger’s, squadra della massima serie di Andorra. Ottimo è stato il suo bottino personale, con 8 gol in 11 presenze.

Stiamo parlando di Francesco Margiotta, attaccante piemontese di 31 anni, cresciuto nel vivaio della Juventus, e con alle spalle diverse esperienze estere. Da ricordare infatti i rispettivi e importanti periodi con le maglie di Losanna, Melbourne City e Botosani.

Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva il centravanti, partendo proprio da questi positivi mesi sui Pirenei.

Che mesi sono stati questi ai Ranger’s? 

Molto positivi a livello personale. Avevo appena rescisso con l’Istiqlol e poco dopo è nata questa opportunità. Essendo la proprietà proveniente dal Messico, quasi tutti i giocatori sono messicani. Diciamo che è come una famiglia. Mentre a livello di risultati è stato un peccato che non siamo arrivati in Europa, purtroppo siamo calati nella parte finale del campionato. Anche se va detto che era il primo anno nella massima serie della squadra dopo tanto tempo“.

Sarà ancora lì il suo futuro? 

Credo di no. I salari non sono molto alti, e per me era una situazione temporanea. Con il club sono rimasto che mi risentirò, ma non penso appunto che continuerò lì. Cercherò una nuova sistemazione“.

Questa è stata la sua ennesima esperienza all’estero. Perché le piace così tanto giocare in campionati esotici? 

È stata una casualità. In Italia ogni estate ci sono club che falliscono, in più la mia famiglia mi segue sempre dove vado, e questo fattore è determinante“.

Di queste diverse esperienze, quale è stata la più bella? 

A livello di vita l’Australia, mentre a livello sportivo l’esperienza in Svizzera al Losanna“.

Proprio al Losanna, uno dei suoi compagni di squadra era un giovanissimo Dan Ndoye, ora al Bologna e al centro di voci di mercato. Che ricordo ha di lui? 

Era ancora molto giovane, ma si vedeva che era uno di prospettiva e aveva davvero ampi margini di miglioramento. Era veloce e dotato anche di una grande forza fisica. Ora è migliorato molto dal punto di vista tecnico. È pronto per giocare ad alti livelli“.

Il suo nome è accostato molto al Napoli. Come lo vedrebbe nel contesto partenopeo? 

Con un allenatore come Conte, che peraltro predilige gli esterni come lui, potrebbe fare davvero benissimo. Inoltre Ndoye è uno che dà sempre il massimo e non si risparmia mai“.

Lei ha conosciuto Conte di riflesso ai tempi in cui giocava nel vivaio della Juve. Crede che abbia fatto bene a restare al Napoli? 

Conte è una persona determinata in quello che fa. Per me ha fatto bene a rimanere al Napoli, che al momento è il club italiano più solido a livello economico“.

Mentre della sua ex Juve che cosa pensa? 

Sta ricostruendo, non è facile quando un club del genere non vince per diverso tempo. Ci vorrebbero gli innesti di quei 3-4 giocatori in grado di fare la differenza, che però al momento non vedo“.

Per concludere, che idea si è fatto del caso Vlahovic? 

Anche io ho vissuto una situazione simile alla sua. In questi casi è sempre meglio eliminare il problema andando via. Sarebbe un bene sia per lui, che così può rilanciarsi da qualche altra parte, che per la Juve, la quale eviterebbe malumori a livello di spogliatoio“.

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