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Como, il sogno è realtà

Jacopo Petricciuolo
Como Fabregas

Como sogno realtà – Ciò che sembrava impossibile a inizio anno per il Como è diventato realtà: la promozione in Serie A dopo poco più di vent’anni è arrivata. Un grosso regalo per la nuova generazione di tifosi comaschi dato che possono finalmente vedere la propria squadra preferita nella massima serie dopo i due fallimenti e la risalita.

La stagione – Dopo la salvezza non troppo complicata della scorsa stagione la proprietà si aspettava un passo in avanti: partecipare ai playoff sembrava un obiettivo realistico e si partiva dalla certezza Moreno Longo in panchina. La stagione inizia bene e il Como dopo qualche partita si trova nelle zone alte della classifica ma qui arriva un colpo di scena. Longo viene esonerato e la squadra viene affidata a Cesc Fabregas, ritiratosi nella stagione precedente e allenatore nelle giovanili dei lariani.

A Longo non viene perdonato qualche screzio con la società e un gioco tutt’altro che spumeggiante, con Fabregas le cose iniziano a migliorare lentamente. Lo spagnolo però non possiede ancora il patentino da allenatore quindi serve un altro uomo da affiancare a Cesc. Nella seconda metà di dicembre sotto il consiglio di Thierry Henry (azionista di minoranza nel club) viene annunciato il gallese Osian Roberts.

Como, il sogno è realtà

Il Como a gennaio si trova in piena lotta per la promozione diretta, e la società decide di fare la voce grossa sul mercato. Nella sessione invernale arrivano pezzi pregati tra i quali Matthias Braunoder, Edoardo Goldinaga e soprattutto Gabriel Strefezza dal Lecce. Il contributo dei nuovi acquisti dona al Como nuove energie, nonostante la squadra faccia fatica negli scontri diretti resta sempre agganciata alla lotta furibonda per la promozione diretta con Cremonese e Venezia.

Fino ad arrivare a venerdì 10 maggio dove il sogno diventa realtà. Il Como pareggia in casa contro il Cosenza, ma il Venezia viene ribaltato a La Spezia e la festa può esplodere in città.

Nella prossima stagione dovranno esserci molti cambiamenti: lo stadio non è all’altezza della Serie A quindi una ristrutturazione sarà obbligatoria, così come la squadra andrà rinforzata nei vari settori del campo (Vardy avvistato in tribuna venerdì potrebbe essere un rinforzo valido), tuttavia per la proprietà più ricca del nostro Paese tutto è possibile. Il Como è tornato.

 

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