Euronumeri 19 giornata: Atalanta a quota 44 reti. Napoli, sesta sconfitta

EURONUMERI 19 GIORNATA – 44 sono i gol messi a segno sino ad ora dall’Atalanta. La Dea scende in campo a San Siro, un derby, in casa della capolista e mette a nudo, grazie ad un gioco, tanto pratico quanto avvincente tutte le pecche del Milan. La squadra di Gasperini, oramai da tre anni, è protagonista di imprese che sono lontane da quello che è lo stereotipo della provincia.
L’Atalanta è una costante del nostro campionato grazie a scelte oculate sia nella gestione sia nell’individuare i giocatori che fanno al proprio caso. Ogni acquisto va ad incastrarsi in un meccanismo perfetto che riporta nel nostro campionato concetti storici europei come quello dell’Ajax o addirittura quello del Barcellona. Questo è saper far calcio.
EURONUMERI 19 GIORNATA – 2 sono i punti che in classifica dividono le milanesi. Due progetti completamente diversi. Il Milan ha scelto la chioccia Ibra per un nugolo di giovani forti e di talento. Scelta lodevole e progetto di crescita che passa attraverso gare come quella con l’Atalanta. Non posso dire stessa cosa dell’Inter. La squadra di Conte in quel di Udine dimostra ancora una volta che il calcio necessita di idee brillanti per far si che le speranze ragionevoli si tramutino in successo.
L’Inter non gioca bene, concetto quanto mai banale, ma che in sintesi esprime quello che sembra evidente. All’Inter manca la fantasia di una giocata fuori dagli schemi. E pure con la robustezza che possiede potrebbe tranquillamente sostenere la giocata di un funambolo che accenda più spesso, di quanto accade oggi, Lautaro e Lukaku, apparsi impalpabili alla Dacia Arena.
92 il minuto in cui Lorenzo Pellegrini ha siglato il punto definitivo alla tribolante sfida tra la sua Roma e lo Spezia. Spezia capace, grazie ad un atteggiamento coraggioso, di segnare in pochi giorni 7 reti nello stadio della Capitale. Lorenzo Pellegrini, romano e romanista, la giusta appendice ad una storia che continua. È forse presto per tirare fuori i nomi di chi in questo senso lo ha preceduto, ma è evidente come questa storia, considerata la classe cristallina del centrocampista, cominci a delinearsi.
Intanto tre punti che spingono in alto la squadra di Fonseca, nonostante la triste storia, nota, dei 6 cambi contro lo Spezia in Coppa Italia. La Roma esprime chiaro il concetto di squadra e l’eventuale perdita di Dzeko a vantaggio di Mayoral potrebbe, condizionale d’obbligo, essere un punto a favore se consideriamo l’interpretazione moderna del ruolo da parte del puntero scuola Real. Parliamone tra un po’.
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13 punti in 12 gare raccolte dall’ex ct della nazionale Cesare Prandelli, da quando è tornato nella sua Firenze. Un trend ancora più positivo se analizziamo le ultime sei gare delle quali i gigliati ne hanno vinto tre. Protagonista sicuramente il centravanti Vlahovic che a soli 20 anni è stato messo nel centro di un progetto comunque ambizioso.
Quando si parla di centravanti e di Fiorentina la mente inevitabilmente, corre dietro nel tempo e ripesca, nitide, i flash legati a Batigol. Un centravanti, un uomo squadra che esprimeva tanto doti tecniche e fisiche quanto attaccamento e fedeltà. Valori di cui il calcio di oggi ha assolutamente bisogno per raccontare storie che abbiano altrettanto fascino. Batistuta faceva gol sempre e spinse la sua Fiorentina dalla Serie B fino alla Champions.
L’apice fu la vittoria a Wembley contro l’Arsenal. Seaman incredulo si vede battere da un tiro scagliato da posizione impossibile. La leggenda di Batistuta assunse il crisma europeo. Batistuta vinse poi lo scudetto con la Roma, ma quello che tutti ricordano con ammirazione e affetto è il Batigol di Firenze. Gioia per chi ama questo sport.
6 le sconfitte del Napoli nel girone di andata (manca naturalmente la gara con la Juve, tutt’altro che facile). Decisamente troppe. La squadra di Gattuso, nonostante a Verona, le cose si erano messe bene subito grazie al gol di Lozano è riuscito a materializzare il presagio previsto da molti. Il disastro tattico, non il primo. Una sconfitta, prima di tutto che parte a bordo campo. Una vittoria prima di tutto di Juric su Gattuso.
Aldilà della discussione sui moduli, l’utilizzo nel ruolo giusto di alcuni giocatori, ciò che mi ha fatto riflettere è che non c’è stata opposizione alla superiorità del Verona che ha costruito il gol del vantaggio con una supremazia alla quale dalla panchina azzurra non è stata posto rimedio. Male, molto male.
Il Napoli, stando alla classifica dovrà sudare per continuare la striscia consecutiva di partecipazione alle coppe europee. Gattuso non ha colpe. I suoi limiti erano evidenti già prima che arrivasse nel golfo. Fino a che non si parlerà di progetto, ma solo di milioni questi saranno i risultati.
EURONUMERI 19 GIORNATA – 36 i punti raccolti dalla Juventus nel girone di andata. Potenzialmente sono tre in più, potenzialmente è meno quattro dal Milan. Potenzialmente si era pensato troppo presto ad una Juve fuori dalla lotta per quello che per lei sarebbe il decimo titolo di fila.
Nulla di trascendentale, per carità, siamo lontani dai 100 punti, ma questa Juve ha avuto la possibilità, grazie alla generale mediocrità, o se volete al maggior equilibrio, di rimanere attaccata alla vetta nonostante il cambio avanguardista in panchina.
Sarà un girone di ritorno senza dubbio interessante e se la Juve riuscirà a far quadrare il cerchio ancora di più, c’è da pensare che resterà la fino all’ultimo a contendersi il titolo.
Intanto terzo gol per Mckennie, centrocampista arrivato in Italia lontano dai soliti clamori, ma che sta dando man mano prova della sua utilità. A Torino continuano a saper fare mercato.