Chiesa, futuro tutto da scrivere: il piano dell’Inter e il rischio Juve
Mercato Juventus: la scadenza contrattuale fissata sul contratto di Federico Chiesa rappresenterebbe un’occasione anche per l’Inter
Foto di Stefano D’Offizi
CHIESA INTER – Assisterà da spettatore alla prima uscita della nuova Juventus di Thiago Motta allo Stadium, contro il Como: una sfida dal sapore di addio in merito agli ultimi avvicendamenti di mercato che potrebbero coinvolgerlo da qui ai prossimi undici giorni del mercato. Federico Chiesa rappresenterà uno dei nomi più chiacchierati delle ultimissime ore della sessione estiva, con la società nerazzurra convinta di poter strappare l’esterno bianconero alla Vecchia Signora e regalare a Simone Inzaghi una nuova freccia dell’arco a disposizione del tecnico per ciò che concerne il reparto offensivo.
Saltato, ufficialmente, il possibile passaggio di Albert Gudmundsson a Milano, con l’islandese diretto alla Fiorentina dopo una trattativa infinita, la dirigenza nerazzurra vorrebbe assecondare la necessità di apportare imprevedibilità, cambio di passo e maggiori uno contro uno all’interno del rettangolo verde, al fine di creare superiorità numerica in prima linea. Requisiti che rispondono esattamente all’identikit di Federico Chiesa, esterno ventisettenne in cerca di un ruolo da protagonista dopo quello da spettatore riservatogli dalla Juventus e subordinato al mancato rinnovo contrattuale dell’accordo con scadenza fissata al 30 giugno 2025.
Stando a quanto riferito da la Repubblica, il piano nerazzurro potrebbe prevedere un esborso economico stimato in 10 milioni di euro per ottenere immediatamente il cartellino del calciatore, al netto delle uscite di Arnautovic e Joaquin Correa, oppure attendere i primi giorni di febbraio 2025 per poter ricercare un semplice accordo contrattuale con l’entourage del calciatore, senza alcun indennizzo alla Juventus. Un rischio enorme per la società bianconera; un sogno più che plausibile per l’Inter.
Oltre all’articolo: “Chiesa, futuro tutto da scrivere: il piano dell’Inter e il rischio Juve”, leggi anche:
