Zaniolo-Roma: la società giallorossa ha inserito il dissidente trequartista nelle liste per le fasi finali dell’Europa League: i motivi
Ha destato parecchia curiosità, nelle ultime ore, la scelta della Roma di inserire il dissidente Nicolò Zaniolo nella lista Uefa per i prossimi impegni della fase finale dell’Europa League. Nessun ripensamento tecnico e nessuna prova di tregua, comunque. Secondo quanto riportato dal portale Sportmediaset e confermato da più fonti, la decisione è dettata da motivazioni riguardanti il bilancio economico del club capitolino.
Nel caso non fosse stato inserito nella suddetta lista in preparazione al doppio confronto contro il Salisburgo del 16 e 23 febbraio, infatti, l’eventuale ricavo derivato dalla cessione del calciatore non sarebbe stato valido ai fini del Fair Play Finanziario. La società giallorossa è strettamente monitorata, in regime di Settlement agreement, dagli organi della UEFA. Le ragioni dell’inserimento di Zaniolo, dunque, non sarebbero minimamente riconducibili all’eventuale ricucitura di uno strappo che pare ormai insanabile.
Il classe 1999, con ogni probabilità lascerà la capitale solamente a giugno, nonostante le varie trattative intavolate nel corso della sessione invernale del calciomercato. La scadenza naturale del contratto del trequartista con il club giallorosso, prevista per il 2024, non lascia spazio a molte interpretazioni. Quella tra Zaniolo e la Roma è una storia archiviata ancor prima che possa finire in maniera definitiva.
Oltre all’articolo: “Zaniolo-Roma: i motivi dell’inserimento nelle liste Uefa”, leggi anche:
- Agente Choupo-Moting: “Rinnovo? C’è intesa, non so come finirà”
- Lazio, a breve incontro con l’agente di Milinkovic: la situazione
- Sassuolo, Laurientè: “Posso fare e segnare di più. La classifica…”
- Rui Costa: “Enzo Fernandez non ha mostrato voglia di restare”
- Inter, Becao in lizza per la difesa: l’incontro e le parole dell’agente
- Atalanta, Boga: “Ora gioco e mi diverto. Mai pensato di andare via”
- Felix: “Wijnaldum? Fu uno scontro. Una gioia rivederlo in campo”
- C’era il Napoli di Maradona, c’è il Napoli di De Laurentiis
