WATHELET SARR NIZZA – Uno degli ultimi profili accostati all’Inter è quello di Malang Sarr, 21 anni e difensore centrale del Nizza. Secondo le ultime voci il ragazzo sarebbe molto vicino ai nerazzurri, i quali lo ingaggerebbero a parametro zero.
In questa Ligue 1 2019/2020, chiusa anzitempo a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, il giocatore ha collezionato 19 presenze e 1 gol.
WATHELET SARR NIZZA – Per conoscere meglio il talento francese, “Europa Calcio” ha contattato telefonicamente Alain Wathelet, ex giocatore che per venti lunghi anni si è dedicato al club rossonero: da vice allenatore della prima squadra a direttore della OGC Nice Academy.
Lei conosce molto bene Sarr, in quanto ha assistito al suo intero percorso di crescita.
“Certamente. Malang è al Nizza da quando aveva cinque anni, e fino ai sedici ha fatto l’attaccante. Col passare del tempo trovò però delle difficoltà a ricoprire questo ruolo: da un lato aveva un bel tiro e infatti calciava sempre lui le punizioni, dall’altro non era abbastanza veloce con la palla e faticava nel dribbling. Quindi lo provammo difensore centrale e rispose alla grande a questo esperimento, fino all’approdo in prima squadra. Non è molto alto, ma è dotato di una notevole forza fisica e di una buona tecnica. In più ha una grande intelligenza e un’ottima abilità nel passaggio lungo“.
Al Nizza è stato anche allenato da tecnici come Favre e Vieira.
“Più che Vieira, per Sarr è stato molto importante Favre. Quest’ultimo lo schierava sempre al centro della difesa, mentre Vieira ogni tanto lo faceva giocare a sinistra e trovava maggiori difficoltà“.
Una qualità che lo contraddistingue?
“Non gli mancano mai le motivazioni e non è uno che si accontenta perché vuole migliorare sempre di più. Ma voglio sottolineare la sua lodevole umanità: parliamo di un ragazzo cresciuto nella periferia di Nizza, in un contesto per nulla facile. Non ha mai dimenticato gli ostacoli che ha dovuto affrontare, e oggi è a capo di una associazione che aiuta i bambini in difficoltà, e non solo con il calcio ma anche in ambito scolastico“.
Conserva ancora un momento indimenticabile di Sarr?
“Ce ne sarebbero molti, ma voglio ricordare che al suo debutto tra i professionisti, ad agosto 2016 e alla prima giornata di Ligue 1, segnò al Rennes e il Nizza vinse 1-0. Malang aveva solo 17 anni. Tutta Nizza ricorda quel gol, perché accadde proprio poco tempo dopo quel terribile attentato terroristico sulla Promenade des Anglais. La sua marcatura ebbe un significato ancora più grande perché Sarr è nato e cresciuto proprio a Nizza, città che in quel momento era in ginocchio. Dopo quella gara andammo a festeggiare al ristorante e lui cantava e dirigeva i cori, era già un leader (ride, ndr)“.
Il suo nome è accostato con una certa insistenza all’Inter. Lo vedrebbe bene nella squadra di Conte?
“Credo che i nerazzurri possano essere una buona opzione per lui. Malang è un difensore molto solido ma non è troppo veloce, in un campionato molto tattico come quello italiano potrebbe fare molto bene. Diversamente, e sempre per questo motivo, lo vedrei più in difficoltà in Premier League“.
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