VERONA PAZZINI – Dopo cinque anni, il rapporto del Verona con Giampaolo Pazzini è terminato: è quanto comunicato oggi in conferenza stampa da Tony D’Amico, direttore sportivo dell’Hellas Verona e lo stesso attaccante.
Queste le dichiarazioni principali di Pazzini.
“Sono molto emozionato, mi sono reso conto che era finita veramente tre giorni fa anche se le idee della società erano queste da un mese e mezzo. Ringrazio tutti, sono stati cinque anni intensi, tra alti e qualche basso ma per me Verona rappresenta qualcosa di più di una semplice squadra. E’ stato un percorso bellissimo, sono stato contento di averlo finito con la squadra in Serie A.
Ho dato tutto quello che potevo, ho cercato di fare il meglio ma Verona e i suoi tifosi mi hanno dato molto di più, mi hanno sempre supportato dal primo anno e questo per me è stata una delle poche cose che mi ha fatto continuare ad andare avanti.
Ringrazio Verona città per come ha accolto me e la mia famiglia, mi ha fatto sentire uno di Verona sempre e non pensavo. I tifosi vogliono una squadra combattiva, che lotta, lo spirito e ti fa capire cosa sia l’Hellas, non è questione di categoria ma un modo di pensare, di giocare, diverso rispetto ad altre piazze o altre squadre. C’è un tifo bellissimo“.
Il futuro di Pazzini: “Ho sempre pensato giorno per giorno ma domenica mi sono reso conto che era l’ultima. La società ha fatto le sue scelte. Ho un’idea abbastanza precisa in testa però voglio finire l’anno, tornare a casa e a mente fredda, più lucida capire quello che voglio fare da grande.
Nessuna squadra mi ha contattato, se non qualcosa dall’estero. Sapevo di non fare quaranta partite, a Verona sto valutando di fermarmi con la mia famiglia“.
Sul campionato del Verona: “E’ stata un’annata bella, inaspettata, un’escalation di emozioni. La gente di Verona dopo anni tribolati avrebbe meritato di vedere la squadra allo stadio. Complimenti ai miei compagni, si è creato un bel gruppo e ci siamo aiutati a vicenda“.
Pazzini conclude: “Ho la coscienza a posto. Vedo tantissime cose belle, positive, non ha senso togliersi sassolini dalle scarpe. Per mio figlio dopo cinque anni questa è casa sua, ha anche la cadenza veronese. Le ultime partite? Domani ci sono“.
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