Tiago Pinto: “Zaniolo? Non posso garantire che sarà qui l’anno prossimo”
Con i due colpi Maitland-Niles e Sergio Oliveira la Roma si è resa una delle protagonista di questo mercato di gennaio, appena chiuso. Tiago Pinto, general manager giallorosso, ha commentato le scelte fatte e svelato alcuni retroscena. Il portoghese ha parlato poco fa in conferenza stampa.
TIAGO PINTO PARLA DI ZANIOLO E DEL MERCATO DELLA ROMA
Queste le sue parole, riportate da Calciomercato.com:
“È sempre un piacere fare la conferenza stampa per chiarire ciò che successo. Nell’ultima conferenza stampa, mi hanno invitato a fare le pagelle, ho deciso di non farlo più, sarete voi a farlo. Delle offerte preferisco non parlare, i giocatori con più rendimento ricevono più offerte. Nelle ultime tre finestre di calciomercato siamo riusciti a non far partire i giocatori più importanti. Delle uscite preferisco non parlare, sono contento che siano rimasti. Ci sono sempre dei retroscena per il calciomercato, in Italia c’è una grande passione, soprattutto negli ultimi giorni”.
Poi, su Zaniolo:
“Mi ricordo che una settimana la chiusura del mercato estivo la conversazione era la stessa. C’erano 6-7 giocatori che dovevano rinnovare. Questo è il momento del collettivo. Tutti devono concentrarsi sui risultati di squadra e portare a casa tutti i risultati che possiamo. A suo tempo parleremo di tutto, ma ora non è momento di soffermarci sul mercato estivo e sui rinnovi. Dobbiamo lottare fino alla fine su tre fronti. Se posso garantire che sarà qui l’anno prossimo? Non posso io, né nessuno”.
Tiago Pinto, Zaniolo
Su Diawara, che si pensa possa aver bloccato il mercato della Roma:
“Diawara non ha bloccato nulla. E’ successo che il calcio a volte è come il matrimonio, le cose si fanno se tutte le parti lo vogliono. Non è vero che il terzo acquisto non è avvenuto perché Diawara non è partito. Chiedo scusa perché ci sono cose che non capisco: noi al 12 gennaio abbiamo portato Oliveira. Poi tutti abbiamo detto che il mercato era chiuso. Io, il mister e nessun altro può dire che è chiuso al 100% perché può succedere qualsiasi cosa. Ma era sostanzialmente chiuso. Vi lamentate che noi da dentro non parliamo. Tutti i nomi fatti non hanno avuto riscontri su una trattativa. I nomi fatti sono stati tutti bugie, anche Kamara. Non voglio essere arrogante, voglio condividere i miei pensieri. Tutti i ragazzi di cui si è parlato non hanno mai avuto trattative con noi. Poi qualcuno dice che questi sono obiettivi sfumati. Anche se abbiamo smentito categoricamente. Su questo non posso farci nulla”.
Anche Zakaria era una bugia?
“No, per lui è diverso. Questo dimostra la mia sincerità. Quando tratti un calciatore tante cose possono andare storte. Non voglio commentare il caso specifico, ma in passato avevo detto che lo seguivamo. Magari il direttore sportivo è scarso, ma lo scouting lavora bene”.
Tiago Pinto, Zaniolo
Sul problema della liquidità:
“La cosa più bella di questo progetto è il modo allineato in cui lavoriamo. Mourinho è il nostro direttore d’orchestra, uno dei migliori al mondo. Il nostro lavoro è unire tutti questi pezzi, la parte tecnica e finanziaria. Non ho paura del futuro. Stiamo facendo il lavoro giusto. Penso che nei prossimi mesi faremo le cose giuste e stabiliremo un piano: saremo più forti”.
Infine, gli viene chiesto se è preoccupato di perdere Abraham per il diritto di riacquisto:
“No, il diritto scatta nel 2023, ma non sono preoccupato. Sta giocando bene, e come ha detto il mister può fare anche meglio. Per essere il suo primo anno in Italia sta facendo bene, ma non mi preoccupa il diritto di riacquisto del Chelsea“.
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