[df-subtitle]Ancelotti: “A Genova non eravamo malati…”[/df-subtitle]Al termine della partita vinta contro la Fiorentina, il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “La partita è stata svolta come volevamo, anche se potevamo fare meglio. Nel primo tempo abbiamo sbagliato troppi passaggi. Per provare a vincerla era necessario sbilanciarci. A Genova non eravamo malati, avevamo solo un piccolo raffreddore, dobbiamo fare in modo che non ricapiti. Insigne ha giocato molto bene dopo un periodo in cui non ha mostrato tutto il suo valore. Oggi si è disimpegnato alla grande in una posizione leggermente diversa, per noi sarà sicuramente un vantaggio. Nel primo tempo è mancato l’attacco alle spalle della difesa avversaria. Siamo stai equilibrati ed efficaci anche se non sempre. Sono contento della partita di oggi, ho visto riuscire delle trame provate per venti minuti. Zielinski ha ottime qualità, ma per arrivare al livello di De Bruyne deve crescere. Ci sono altri giocatori forti che non stanno giocando come Ruiz o Rog. Mi è piaciuto molto Maksimovic. Fare la formazione è abbastanza difficile. Ritorno in Champions League? Bello ed entusiasmante. Il nostro girone è difficile, cercheremo di iniziarlo bene”.
A Sky Sport è intervenuto anche l’allenatore della Fiorentina Stefano Pioli, che ha commentato la sconfitta subita contro i partenopei: “Abbiamo disputato una buona gara, ma abbiamo le qualità per fare meglio. Nei primi 15 minuti abbiamo rischiato poco ma dovevamo sfruttare meglio alcune situazioni a nostro favore. Nella ripresa abbiamo sbagliato troppi recuperi palla, ma è normale soffrire contro una squadra cosi forte. A dieci minuti dalla fine abbiamo concesso un gol per un errore grave, ci sono più demeriti nostri che meriti dell’avversario. Non credo la squadra si fosse accontentata del pareggio, altrimenti Hugo nell’azione del gol avrebbe spazzato invece di cercare il pallone basso. La cosa importante è il non aver mai rinunciato a giocare. Gli errori devo concederli ai miei giocatori, l’importante è non accontentarsi mai. Nonostante abbiamo tenuto testa ad un avversario forte, c’è rimpianto e consapevolezza del fatto che potevamo essere più pericolosi. Fa parte di un percorso di crescita da fare, comunque possiamo ottenere dei risultati anche su campi difficile come questo”.