Il governo ha stilato le linee guida per la possibile ripresa del campionato di Serie A Tim 2019/20; proponendo delle misure che sono state approvate dalla Figc. I club di Serie A hanno preso visione delle misure che si dovrebbero seguire per poter ricominciare gli allenamenti e riprendere il campionato; e non tutti sono d’accordo sulla loro effettiva applicabilità.

Mentre gli appassionati di calcio sono in attesa di scoprire quando il campionato potrà riprendere e si informano su dove scommettere sulla serie A online, i club di Serie A devono fare i conti con le nuove disposizioni date dal comitato tecnico scientifico. Sono diversi i punti del documento approvato dalla Figc che vengono contestati da molte delle squadre del massimo campionato italiano. Al momento Inter, Milan, Verona, Atalanta, Fiorentina, Genoa, Napoli, Cagliari, Brescia, Sassuolo e Sampdoria hanno fatto sentire le loro voci, spiegando i motivi per cui le misure proposte dal cts non sarebbero applicabili ed è probabile che presto anche altri club si aggiungano alla lista.

[df-subtitle]Le critiche dei club di Serie A e la posizione della Lega[/df-subtitle]

Le società calcistiche della Serie A indicate nella lista precedente hanno mosso alcune critiche al documento stilato dal cts ed approvato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Secondo quanto dichiarato dalle squadre coinvolte, le misure previste dal comitato tecnico scientifico renderebbero troppo complessi gli allenamenti collettivi; inoltre creerebbero anche delle difficoltà logistiche non irrilevanti. I club hanno parlato soprattutto dell’impossibilità di fare un periodo in hotel nel ritiro precampionato.

La Lega Serie A ha risposto con un comunicato in cui ha spiegato che si è svolta una videoconferenza tra i vari presidenti dei club di Serie A ed i medici sportivi degli stessi club; per discutere delle nuove misure che dovrebbero entrare in vigore a partire dal 18 maggio. Durante la videoconferenza l’atteggiamento di tutti i partecipanti è stato molto propositivo; la Lega Serie A ha assunto l’impegno di confrontarsi con il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, con il Ministro della Salute e con il cts. L’obiettivo finale è stilare un protocollo che possa essere condiviso da tutti i protagonisti della vicenda e che possa essere accettato con entusiasmo anche dai club di Serie A.

[df-subtitle]Ancora qualche giorno per avere delle notizie ufficiali[/df-subtitle]

In questi giorni si svolgeranno nuovi incontri e si continuerà a discutere riguardo le modalità di ripresa del campionato e la gestione degli allenamenti. E’ importante che si tracci un percorso condiviso da tutti e che non crei malintesi, con linee guida chiare e semplici da seguire. Arbitri, calciatori, tecnici sportivi e medici dello sport sono pronti a tornare in campo; a patto però che vengano stabilite delle misure di sicurezza adeguate, volte a garantire l’incolumità di tutti e a proteggere la loro salute. Commettere degli errori in questa fase rischierebbe inoltre di portare nuovamente alla sospensione del campionato; ed in quel caso la sospensione della stagione 2019/20 diventerebbe definitiva, non ci sarebbe più tempo per il recupero delle partite ancora da disputare.

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