Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, parla a tutto campo. Oggi alle 18, i neroverdi affronteranno la Juventus al “Mapei Stadium”.
Così il dirigente degli emiliani: “Un asse con la Juve o con l’Inter? Il Sassuolo semmai è il giardino d’Europa. Dopo gli affari con il Chelsea (Boga) ora abbiamo stretto un patto con il Barcellona (Marlon) e il nostro vanto sarà quello di pescare i migliori talenti del Continente. Ovviamente puntiamo a tornare in Europa, ma all’insegna del bel gioco. E De Zerbi è il brillante interprete di questa mission, a cui la proprietà tiene molto. Oggi affrontiamo una delle squadre più forti d’Europa e siamo più esperti dopo sei stagioni di A. Contro di loro bisogna essere perfetti. Stop. Non vedo altri spunti“.
Prosegue: “Marotta è uno dei dirigenti più capaci, abbiamo lavorato insieme 6 anni tra Monza, Ravenna e Como: è stato il mio maestro, siamo amici. Ma trattare con lui è impossibile. rigoroso, dura smuoverlo quando tutela gli interessi della sua società. In occasione dei miei no per Zaza e Berardi in bianconero, lo dissi a Paratici: Fabio è più comprensivo. E non vedo nubi tra noi. Ho un buon rapporto anche con Allegri: a Pavia nel ’90 lui giocava e io ero d.g.: da lì facemmo il salto“.
Poi: “La Juve in questi anni ha fatto un salto incredibile, meritato. Ma con gli altri club fatica a legare. Peccato. Per carità, è un difetto di tutti, ciascuno pensa per sé e il nostro calcio ha perso troppo tempo: non è cresciuto. Invece io penso che la Juve potrebbe essere la nostra locomotiva“.
Infine: “Abbiamo uno stadio di proprietà e abbiamo appena investito 12 milioni per il nuovo centro sportivo, struttura all’avanguardia. Ciononostante abbiamo chiuso in utile gli ultimi tre esercizi, valorizzando tanti giovani. Anche Locatelli, Lirola, Adjapong e Scamacca sono in rampa di lancio. Berardi? Segna meno, ma è maturato tanto. Soprattutto come uomo. Siamo contentissimi di lui. Se resta con noi ci fa un regalo“.