Certo, siamo solo all’inizio e forse è meglio dirlo sottovoce ma l’impatto di Tony Sanabria sulla Serie A è stato importante. Non devastante, quello lo aveva avuto Piatek, però importante si. 2 gol in altrettante presenze. Anzi, 2 gol in 109 minuti visto che ad Empoli era entrato nel finale giusto in tempo per chiudere la pratica. Se con i toscani la sua rete era servita soprattutto per il morale, quella realizzata contro il Sassuolo ha portato anche un prezioso punto in classifica.
E’ presto per dire se il paraguaiano ex Roma abbia la stoffa per sfondare davvero, ma l’inizio è assolutamente promettente. Non dev’essere facile arrivare a Genova sapendo che si va a sostituire uno come Piatek che ha segnato qualcosa come 19 gol in meno di 6 mesi con la maglia del Grifone. Lui l’ha fatto e lo sta facendo con la naturalezza dei grandi e con medie realizzative simili a quelle del suo fantastico predecessore. Sanabria è già un idolo della Gradinata Nord.
Portato in Italia alla Roma da Sabatini, che lo notò nella cantera del Barcellona, venne presto prestato allo Sporting Gijón dove andò subito in doppia cifra a 19 anni e, successivamente, acquistato dal Betis. A Siviglia ha realizzato 19 gol in due anni e mezzo e ora punta a fare il definitivo salto di qualità.
Salto di qualità che anche il Genoa proverà a fargli fare visto che Preziosi ha creduto molto in lui: il riscatto, infatti, è fissato a 20 milioni di euro. Non pochi. Ma Tony è un “9” vero e non poteva scegliere posto migliore per cercare di diventare grande. A Genova, di “9”, se ne intendono. Milito, Crespo, Gilardino… Qualcuno bravetto l’hanno avuto. A breve scopriremo se anche Sanabria potrà aggiungersi a questa lista. L’inizio sembrerebbe propendere per il sì, meglio dirlo sottovoce però.
