Sampdoria Torregrossa – Ernesto Torregrossa ha iniziato la sua nuova avventura con la maglia della Sampdoria nel migliore dei modi: gol dopo appena 19′ dal suo ingresso in campo contro l’ Udinese. Il giocatore, felice per questo suo nuovo inizio dopo anni nella serie cadetta ha così parlato ai microfoni de “La Gazzetta Dello Sport”:
Ho fatto quattro anni di C, cinque e mezzo di B e uno di A nella stagione passata. Vedo la Samp come un traguardo, ma pure come un nuovo inizio. Non voglio adagiarmi su questo. Ringrazierò sempre il Brescia, che mi rimarrà nel cuore. Lì sono migliorato tanto, ma questo è lo step più importante della mia carriera, e sono contento che sia stata la Samp a permettermi di farlo”.
Lo sport per lui è sempre stato la passione principale, complice anche la sua famiglia, il padre infatti era calciatore e la madre pallavolista: “Mio padre è stato anche nel Torino, e quando era alla Puteolana (1987-88, n.d.r.) lo ha allenato Ranieri… A San Cataldo, la nostra cittadina d’origine, lui ha portato la squadra dalla Terza Categoria alla D. Papà è un’istituzione. Batistuta? Io ho sempre avuto una sua foto ai miei compleanni da bambino. Prima della partita con l’Udinese, però, sabato scorso, sono andato a vedere su Youtube le gesta dei gemelli del gol, Vialli e Mancini. Mi ispira rivedere certi filmati prima di andare in campo”.
Sampdoria Torregrossa – Nell’ ultima stagione, a Brescia, ha condiviso il reparto con Mario Balotelli che scherzosamente lo aveva ridenominato “Ettore Messi”: “Era uno scherzo, Mario è un ragazzo d’oro. Dopo il gol all’Udinese, sabato sera, mi ha scritto per farmi i complimenti. “Finalmente sei nella categoria che meriti”. Spero che possa riesplodere a Monza. Se riesce a rimanere sereno, con le sue qualità, merita assolutamente un’altra occasione”.
Nato in Sicilia da padre venezuelano e madre argentina, il suo sogno è la chiamata della nazionale azzurra: “Non sono mai stato chiamato. Neppure a livello giovanile. In verità nei mesi scorsi sono stato contattato dal commissario tecnico del Venezuela, ma ho preso tempo, anche perché comunque…”.