Sampdoria Ranieri – Claudio Ranieri è il nuovo allenatore della Sampdoria. Il tecnico sostituisce per la seconda volta Di Francesco, proprio come era già successo a Roma. Il tecnico romano è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa per presentarsi ai giornalisti e ai tifosi. Di seguito le dichiarazioni del neo tecnico blucerchiato:
“Ringrazio il presidente per avermi fatto allenare un club prestigioso. Sono tifoso della Roma, ma ho sempre simpatizzato per la Samp”.
Domenica incontrerà subito la Roma.
“E’ logico che nel momento in cui si va in campo non ci sono amori, ma professionalità. Vinca il migliore, noi cercheremo di dare il massimo”.
La chiamata della Sampdoria.
“Mi sono operato al ginocchio e non pensavo di essere chiamato così presto, la Samp è la mia medicina. E’ stata una sorpresa, sono felicissimo di rappresentare i colori blucerchiati”.
Da cosa partirà?
“Quando una squadra è ultima in classifica manca l’autostima. Voglio il massimo in allenamento, che i giocatori non si arrendano. Sono uno sportivo, so che ci sono le tre possibilità e so accettare la sconfitta quando l’avversario dimostra di essere più forte della mia”.
Idee tattiche?
“Sceglierò undici persone che hanno voglia di lottare. Il sistema è tutto figlio di quello che mi diranno i ragazzi. So che l’anno scorso erano abituati con il rombo”.
Trasmetterà loro il carattere?
“Il carattere non si può insegnare. Non sarò io a fare la formazione, devono essere i ragazzi a farmi vedere chi vorrà davvero salvare la Sampdoria”.
Quagliarella.
“E’ un giocatore che fa la differenza. Ha avuto un anno magico, quest’anno ha iniziato un po’ in sordina. Cercherò di aiutarlo. Deve essere un riferimento per i compagni. Mi aspetto tanto perchè è il simbolo della Sampdoria. I gol arriveranno”.
Di Francesco.
“Lo stimo e mi auguro possa trovare una squadra al più presto”.
Bisogna ripartire dalla difesa?
“Io sono venuto qua per salvare la Sampdoria. Sono 26,27 caratteri differenti, io sono uno. E’ importante che io e loro incontriamo un grande feeling. Dobbiamo essere una cosa sola anche con il pubblico”.
Inoltre, il neo tecnico ha parlato dell’importanza dei tifosi.
“Devono continuare così. Quando si gioca bene, i giocatori si sentono felici. In questo momento manca la fiducia, io ce la farò se i tifosi ci saranno vicini”.
Il Fulham e la Sampdoria sono simili?
“La Sampdoria non è il Fulham. Il Fulham era una neo promossa con giocatori che non avevano mai giocato in Premier. Nel mercato di gennaio si andava dietro agli algoritmi. Qua è una cosa totalmente diversa. Ora serve voglia di lottare”.
Di Francesco parlava di tarantella societaria.
“A me dell’assetto societario non interessa. Io penso a salvare la squadra. Se il presidente della Samp sarà Ferrero o un altro non mi interessa. Nel momento in cui io indosso questa maglia sono responsabile di cosa accade in campo”.
Si è alzato il livello delle medio-piccole?
“Certamente. E’ una difficoltà in più ma è anche uno stimolo e segno che il calcio italiano sta tornando ad alti livelli”.