Sampdoria, parla Gabbiadini – Manolo Gabbiadini, attaccante della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de “La Gazzetta Dello Sport” nella quale ha raccontato il suo momento attuale in maglia blucerchiata e, anche, la sua speranza per una chiamata futura di Roberto Mancini.

Sampdoria, parla Gabbiadini – Queste le sue parole:

SUL GOL NEL DERBY DI VENERDI: “Ormai è andata. Resto convinto che fosse gol mio: Vanheusden si è buttato a peso morto in scivolata per opporsi alla palla, mica per giocarla. E’ stato cercato il pelo nell’uovo… Pazienza. Avrei eguagliato il record di gol nel derby: ci riproverò, anche per regalare un’altra gioia ai nostri eccezionali tifosi”.

RUOLO – “Il mister mi chiede di disturbare il play avversario: l’ho fatto contro la Fiorentina e contro il Genoa. Mi piace sacrificarmi per la squadra, partire leggermente arretrato guardando la porta, correre avanti e indietro. A Firenze ho percorso 11,5 km. Cerco sempre di pensare positivo: il modulo è relativo, conta come interpreti la partita”.

OBIETTIVI – “Stare bene fisicamente e giocare con continuità. Il resto, poi, viene da sé, come dimostra l’ultimo periodo. Nazionale? Passa tutto attraverso il rendimento con il club. Io la maglia azzurra l’ho già indossata, è stato un onore e ci tengo tantissimo. Negli ultimi anni non sono andato bene ed era giusto che non fossi convocato. Ma io spero sempre nella chiamata e farò di tutto con la Sampdoria per meritarla”.

30 ANNI – “Il 30 è un numero: bello, tondo, ma sempre un numero. Io adesso mi sento bene e ho tanta voglia di giocare. Sto trovando la migliore condizione. Purtroppo l’anno scorso sono stato fuori a lungo per un infortunio e in questa stagione avevo iniziato bene contro il Milan, ma proprio in quella gara mi sono fermato di nuovo e ho perso un paio di mesi. Adesso ci sono. E nello spogliatoio cerco di dare l’esempio con i fatti: sono uno di poche parole, quindi penso ad allenarmi bene e non mi lamento se sto fuori. Il comportamento è importante”.

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