SACCHI INTERVISTA – Ritorna la Serie A che si apre subito alle 15 con una sfida importane al Franchi di Firenze, tra Fiorentina e Juventus e si chiude in serata a San Siro con Inter-Udinese. In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi giudica il ritorno in Italia dei due allenatori di Juve e Inter, Sarri e Conte, così diversi, ma così fondamentali per rilanciare il calcio italiano.

Questi alcuni estratti dall’intervista:

SERIE A INDIETRO – Il ritorno in Serie A di Sarri e Conte farà bene a tutto il calcio italiano che è rimasto indietro di settant’anni. Così come sta facendo bene il rientro di Ancelotti.

SARRI ESTETA – Maurizio è un esteta, gli piace il possesso, va a prendersi il dominio del campo con il pressing. Le sue doti si sono viste già quando guidava l’Empoli prima del Napoli. AL Chelsea un po’ meno, ma perché i giocatori non lo seguivano. A San Siro con il Milan una volta l’ho ammirato dominare la partita e i ritmi del gioco.

CONTE IMPAZIENTE – Conte è diverso, non ha pazienza, ma cerca subito la verticalizzazione per le punte. Il suo gioco è più immediato, fa meno pressing e di conseguenza le sue squadre sono più lunghe. A Cagliari la squadra arretrava troppo invece di aggredire in avanti, ma è un problema che l’Inter si porta avanti da un po’ e su cui Conte dovrà lavorare. La sua squadra però ha già il carattere che contraddistingue il suo allenatore: volontà e spirito di sacrificio.

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