Roma Lorenzo Pellegrini – Nella Roma di Fonseca Lorenzo Pellegrini ha un ruolo fondamentale e le prime giornate di campionato l’hanno dimostrato. Il centrocampista giallorosso, infatti, è stato designato come trequartista e il suo apporto è stato notevole.

Nelle prossime settimane, la società incontrerà Pellegrini per discutere il rinnovo del contratto. Una pura formalità, secondo le parti, volta più che altro a togliere la clausola da 30 milioni. Il giocatore, infatti, è ritenuto incedibile e anche Pellegrini non ha intenzione di cedere alla tentazione di approdare in altre squadre. Oggi, Lorenzo Pellegrini ha parlato in un’intervista a DAZN. Di seguito le sue dichiarazioni:

L’anno scorso hai segnato di tacco nel derby.
Quando feci il gol di tacco nel derby, per me era un periodo difficile. Tanti dicono sia stato il mio punto di sblocco ma io non la penso così: è stato il punto di sblocco per chi mi guardava ed ha cominciato ad apprezzarmi. Quest’anno sono cresciuto mentalmente. Da me ci si aspetta tanto e mi piace avere responsabilità, perchè tira fuori il meglio di me”.

Fonseca ti vede come trequartista.
“Mi piace molto fare il trequartista perché posso fare quello che voglio, stando comunque dentro alcuni limiti tattici. Però anche il mediano, per come gioca il mister, mi piace. Voglio toccare tanto il pallone, è per questo che gioco a calcio. Oggi non esistono più ruoli predefiniti. La bellezza di un giocatore viene dal saper fare un po’ tutto. Quando ho saputo di dover fare l’esterno, in Nazionale, ho provato a spiare i miei compagni che giocano in quel ruolo per copiarli. Rubare con gli occhi è la mia qualità, mi piace farlo”.

Totti ha detto che hai giocato con la maglia numero dieci sulla pelle.
“Mai parlato della 10 con Totti. Per me è un amico: posso contare su di lui nelle difficoltà, siamo molto schietti e questo ci aiuta ad avere un bel rapporto. Lui è una leggenda e quando crescevo era già Francesco Totti. Il 7 per me è importante, perché era di Bruno Conti. Se Totti viene da me tra 5 anni e mi dà in mano la 10? Non si rifiutano le proposte di Francesco… Ma chissà”.

De Rossi.
“De Rossi lo sento sempre. Ci manca tanto e glielo dico tutte le volte. Ha fatto una scelta da Daniele: mai banale, che gli fa onore”.

L’allenatore.
“La pressione di Roma la vivo serenamente. Nella vita scelgo sempre quello che mi fa stare bene. Fonseca in questo aiuta: sa che per rendere al massimo, ci dobbiamo divertire. Lavoriamo tanto ma ci divertiamo sempre e quindi non facciamo fatica. È uno tranquillo ma super determinato. Ci spiega le cose tranquillamente, ma se non giochiamo bene si incazza. A fine primo tempo col Sassuolo, sul 4-0 per noi, non voleva che abbassassimo la guardia”.

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