Roma – Diversi secoli orsono, una persona a noi sconosciuta deve aver emanato una legge non scritta, che si tramanda di generazione in generazione: i tifosi della Roma devono vivere di ansia.

L’ultimo episodio dell’Odissea del tifoso romanista è quello che vede protagonista Chris Smalling, meglio conosciuto come l’uomo dell’ultimo giorno di mercato. E sì, perché se lo scorso anno il difensore è arrivato l’ultimo giorno grazie a una trattativa lampo imbastita dall’ormai ex ds Petrachi, quest’anno le cose non sono andate poi diversamente.

Non che la stagione di Smalling alla Roma sia facile da dimenticare, ma facciamo un piccolo riepilogo. Circa un anno fa, il Manchester United accetta di cedere il difensore inglese con la formula del prestito secco. “Ne riparliamo al termine della stagione” concordarono le parti ed effettivamente così sarebbe dovuto essere. Poi, però, è arrivato il Covid e tutte le dinamiche di mercato sono cambiate. E così, un bel giorno d’estate, gli inglesi hanno pensato bene di non prolungare il prestito, riportando Smalling a Manchester. Riflettendo su ciò che è accaduto nei mesi successivi, non devono essere volati complimenti tra le due dirigenze. Tant’è che, alla fine, Smalling sembrava destinato ad un’altra squadra.

La Roma, nel frattempo, cambia proprietà e riprende i contatti con il Manchester. Da quel momento, nei giorni pari Smalling era un giocatore della Roma, mentre in quelli dispari non più. La domenica, come sappiamo, è giorno di riposo e quindi regnava il silenzio. E così, riassunto fino ai minimi termini, fino a ieri.

Solo nella giornata di lunedì, il futuro di Chris Smalling è cambiato dieci volte. Il mercato chiudeva alle 20 e ogni sforzo da parte della Roma sembrava inutile. Finchè lo sceneggiatore di questa pazza telenovela non ha deciso di cambiare le carte in tavola. Intorno alle 19.30 il Manchester United accetta l’offerta giallorossa ed è corsa contro il tempo per depositare tutti i documenti in Lega. I tifosi della Roma iniziano ad esultare sui social. Facebook è un tripudio di post di festeggiamenti vari e di sospiri di sollievo per una delle trattative più estenuanti degli ultimi anni. Ma cosa abbiamo detto inizialmente? I tifosi della Roma devono vivere di ansia. Così, lo sceneggiatore decide di inserire il colpo di scena dell’ultimo secondo, quello che ti invoglia a vedere l’episodio successivo.

Ma questa, nonostante l’apparenza, non era una telenovela e non ci sarebbe stato nessun episodio successivo. I giornalisti presenti in Lega fanno sapere che la Roma non ha allegato un documento fondamentale per ufficializzare l’operazione. C’è chi, invece, parla di ritardi nella consegna delle pratiche. Tra i tifosi giallorossi serpeggia l’incredulità, forse più della rabbia. Dopo lo 0-3 a tavolino, far accadere un altro episodio del genere sarebbe stato da dilettanti allo sbaraglio. Passeranno due ore prima dell’ufficialità. E il paradosso è che a dare l’annuncio è il Manchester, che nel bene e nel male è stato il vero protagonista di tutta questa storia.

Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Oggi Smalling sbarcherà nella Capitale e tornerà a casa. Ad attenderlo, oltre i compagni di squadra, ci saranno proprio quei tifosi condannati da quella fantomatica legge, ma che con il loro amore hanno dimostrato di essere al di sopra del destino. Ancora una volta.

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