Daniele De Rossi lascia la Roma. Dopo aver annunciato la decisione, il centrocampista romano ha parlato poco fa in conferenza stampa con tutti i suoi compagni presenti che indossavano la maglia “De Rossi” e il simbolo dell’infinito. Di seguito, le sue dichiarazioni:
“Farai scelte diverse episodi quotidiani, episodi spiacevoli, frasi dette o cartellini ma non cambierei quella di rimanere fedele a questa squadra. Metterei qualche Coppa nella mia bacheca se avessi la bacchetta magica, qualche errore è stato commesso ma sono contento“.
Il rapporto con la Roma: “Hanno dimostrato di tenere a me, io ho fatto la stessa scelta al di là di qualche ipotetica Coppa. Vedo un grande amore che continuerà anche in forme diverse. “Ho cercato di prepararmi mentalmente, sapevo che non sarei stato felice nemmeno se avessi deciso io. Sarà difficile abituarmi a non varcare più il cancello di Trigoria, andavo in automatico. Devo accettare come sono andate le cose, convinto che avrei potuto dare di più dentro e fuori lo spogliatoio ma sono sereno nell’accettare le decisioni“.
Il suo futuro: “Ho 36 anni, nel mondo del calcio ci ho vissuto. Se nessuno ti chiama per un anno, dieci mesi, la direzione è quella. Ho sempre parlato poco perché non mi piace o non c’era niente da dire, non volevo creare rumori che potessero distrarre la squadra. Ringrazio l’ad per come mi ha trattato e per l’offerta. Ero convinto questa squadra potesse arrivare in Champions, ora la vedo difficile; non volevo distrarre la nostra corsa. Mi sento calciatore. La società decide chi deve giocare, potrei dire che decido io quando smetto e poi cambiare idea: mi è dispiaciuto solo parlarsi poco e le distanze creano a volte incomprensioni, spero che la società migliori. Allenatore? Prima devo studiare, il percorso è lungo“.
De Rossi aggiunge: “Ho imparato dai tifosi ad amare la Roma. Questo è un gruppo di persone perbene che meritano sostegno. Florenzi e Pellegrini devono portare avanti l’attaccamento alla maglia, non scimmiottare me o Francesco Totti; Cristante viene dal Nord Italia, si allena al massimo ma ne voglio altri cento così: non posso dire che la Roma ha bisogno solo di romanisti“.
Così la società: “Volevamo avere Daniele nell’organico in società per continuare un percorso. Per certi versi, ho sperato anche egoisticamente che volesse accogliere l’idea di starmi accanto. Quando vorrà, sono sicuro la valuterà. Per lui è sempre valida. Rispettiamo le sue idee“.