ROMA ABRAHAM – Intervistato dal “The Guardian” dal ritiro della Nazionale inglese, Tammy Abraham ha parlato di questi suoi primi mesi alla Roma.
A partire dall’elogiare José Mourinho: “In poche settimane con lui ho imparato quanto in tutta la mia vita“.
ROMA ABRAHAM
ROMA ABRAHAM – Su Tuchel, suo allenatore al Chelsea: “È stata dura. Allora non lo capivo davvero. Segnavo, venivo da una tripletta e, ovviamente, quando arriva un nuovo allenatore le cose cambiano. Penso che fasi come questa debbano capitarti per farti capire davvero cosa sia il calcio. Non puoi essere sempre in alto. A volte hai bisogno di toccare il fondo, quei momenti mi hanno davvero sollevato e spinto a essere ancora più affamato“.
Poi: “Sono arrivato a un punto in cui dovevo fermarmi e parlare con me stesso. Volevo allenarmi e lo stavo facendo per me, per migliorarmi. È facile essere arrabbiato perché non giochi, per me è stato il contrario. Ho imparato a conoscere me stesso e penso che questo abbia rafforzato la mia mentalità. L’opzione più semplice sarebbe stata quella di restare e sedersi in panchina al Chelsea. Ho capito che dovevo mettermi alla prova. Certo, dovevo mantenere i nervi saldi, cambiare Paese è sempre una cosa coraggiosa da fare. Ma lo consiglierei ai giovani giocatori inglesi. Direi loro di non aver paura. Impari su te stesso. È dura, ma mi ci sto abituando. Sono andato alla Roma ed è ora di farmi vedere di nuovo“.
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