RISPETTO PER SPALLETTI E DE LAURENTIIS – Approfondimenti, analisi e statistiche valgono più, a nostro parere, di ogni indiscrezione (intesa come notizia verificata in parte). L’alternativa è rendere l’informazione calcistica degna dei peggiori gossip. E Napoli ha dimostrato che del gossip calcistico può fare tranquillamente a meno (ad eccezioni dei pochi superstiti contestatori perenni di Aurelio De Laurentiis).

Il sipario sulla stagione calcistica che ha riportato lo Scudetto non coincide col sipario sull’avventura di Spalletti sulla panchina napoletana. Si è straparlato e anche troppo di questo “arrivederci”. Dell’allenatore toscano ognuno porterà il proprio ricordo, un aneddoto, un autografo, un’azione, magari un selfie. Spalletti è stato l’uomo giusto al posto giusto, lo dicono i fatti. Ha abbracciato la SSC Napoli e, soprattutto, la città di Napoli. Ha vinto.

Rispetto per Spalletti e De Laurentiis

Eppure persiste una narrazione alla disperata ricerca di non-notizie sul rapporto tra l’allenatore ed il presidente. Le dichiarazioni pubbliche rese dai due coincidono in tutto e per tutto sul momento privato e professionale del tecnico, che ha speso tantissimo sulla panchina azzurra studiando e proponendo un calcio all’avanguardia, apprezzato dalla critica di tutta Europa. L’addio di Spalletti rappresenta pacificamente la fine di un percorso che ha portato felicità proprio a tutti: presidente, allenatore, calciatori, tifosi. Lo striscione esposto in Curva a Napoli in occasione dei festeggiamenti rappresenta l’esatta fotografia di ciò che la gente chiede: rispetto.

Di giudicare la sua scelta non c’è bisogno, onoriamo l’uomo che ha realizzato il nostro sogno” è la precisa trascrizione del sentimento popolare. Invece c’è chi insiste nel tramare malcontenti, litigi, dissidi caratteriali, Pec, ingaggi, penali, offerte, rosa, calciomercato, obiettivi. Perché allora cimentarsi in ricostruzioni non solo non richieste dal pubblico, ma neanche corrispondenti alla volontà manifestata pubblicamente dall’allenatore?

Ora che i riflettori sul campionato si spengono inizierà, c’è da scommetterci, la costruzione a tavolino della problematica gossippara inversa: chi avrà il coraggio di scegliere Napoli con questo presidente dal carattere impossibile, un demone visionario capace di riportare lo Scudetto in città dopo 33 anni? D’altronde, se non si hanno notizie certe sulla prossima guida tecnica, meglio iniziare subito con gli inciuci.

Articolo precedenteLukaku ha deciso il suo futuro: niente Chelsea vuole solo l’ Inter
Articolo successivoInter, si allontana Nacho: a breve il rinnovo col Real Madrid

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui