Rebic-Leao. Sono in due per un posto: il dualismo sulla corsia
Da ormai un anno Stefano Pioli ha scelto il modulo per il gioco del suo Milan. Con il 4-2-3-1, infatti, i rossoneri con il tecnico parmigiano alla guida sono passati da lottare per un posto in Europa League a sognare lo scudetto.
In questa stagione particolare, tutti gli allenatori hanno dovuto gestire diversi problemi. Incognita covid, scarsa preparazione e partite ravvicinate hanno ridotto molte volte la possibilità di scelta sull’11 titolare ai tecnici di Serie A.
Forse il Milan di Pioli, nella prima parte di campionato, anche più degli altri.
REBIC-LEAO, IN DUE PER UN POSTO
Entrando nel cuore dell’argomento, a inizio stagione sulla corsia di sinistra rossonera sia Rafael Leao che Ante Rebic hanno faticato a trovare continuità. Il primo ha dovuto smaltire la positività riscontrata la scorsa estate, impedendogli così una miglior preparazione atletica. Il secondo, dopo aver dovuto far fronte all’infortunio al gomito subìto a Crotone alla seconda giornata, è stato anche lui fermato dal covid a gennaio.
Mentre Rebic cercava di recuperare, per mesi, su quella fascia e non solo si è imposto Leao, capace fino ad ora di siglare 5 gol e fornire 5 assist, giocando infatti anche da prima punta.
Poi, poco alla volta, il croato è tornato in condizione, trovando un assist in Europa League e ritrovando più frequentemente la via del gol, come fatto contro Lazio, Bologna e due volte nell’ultima contro il Crotone.
Rebic-Leao, in due per un posto
Il momento di Rafael Leao è ancora ottimo, perché adesso gode di una buona forma fisica, e in più, rispetto al passato, sembra maturato e più concreto. Nelle ultime uscite ha anche sostituito Calhanoglu nelle vesti di trequartista, offrendo comunque lo stesso rendimento.
Rebic però, dalla sua ha le reti, 3 nelle ultime 2, e le intese con Ibrahimovic e Theo Hernandez. Senza dimenticare che, quando la scorsa stagione ha cominciato a segnare, ha proseguito su quella strada.
Per la prima volta nel 2020/2021 Stefano Pioli ha entrambi a disposizione al top della forma, e visto il fitto calendario, può gestirli come meglio crede.
Sono in due per un posto ed entrambi in condizione, il dilemma che è un sogno per ogni allenatore.
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