Claudio Ranieri, tecnico del Cagliari, è intervenuto in merito all’annosa questione riguardante i troppi calciatori stranieri in Serie A

Serata fondamentale per la Nazionale italiana di Luciano Spalletti, in quella che potrebbe considerarsi un’altra serata spartiacque per il presente non certo esaltante del calcio nostrano dal punto di vista dei risultati ottenuti. A Leverkusen, contro l’Ucraina, gli azzurri giocano novanta minuti fondamentali per staccare il pass che consentirebbe loro l’accesso diretto alle fasi finali del Campionato Europeo: appuntamento impossibile da mancare, soprattutto da campioni in carica.

Il doppio fallimento dovuto all’assenza dagli ultimi due Campionati del Mondo, ha certamente influito sul ridimensionamento del movimento del pallone nostrano, complice anche una forte riduzione di competitività nella nostra Serie A. Intercettato dai microfoni di Radio 1, Claudio Ranieri, ex tecnico della Roma ed attuale allenatore del Cagliari, ha additato inoltre la presenza di troppi calciatori stranieri come principale causa del ridimensionamento italiano, riaprendo una questione ormai annosa:

“I calciatori italiani di talento fanno più fatica ad emergere, è un dato di fatto. Ci sono tantissimi calciatori stranieri all’interno delle singole squadre che occludono la strada ai giovani emergenti italiani. Calciatori come Scamacca, Raspadori e Frattesi, comunque, rispecchiano il futuro della nostra Nazionale e vanno tutelati”.

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