Milan, il progetto Pioli appare in evidente declino: Napoli potrebbe rappresentare uno snodo per il destino del tecnico sulla panchina?
Premessa: questo editoriale è frutto di un’idea puramente personale, condivisibile o meno, dal quale non scaturirà nessuna notizia di mercato in merito ad un avvicendamento a stretto giro di posta sulla panchina del Milan. Detto questo, il ciclo di Pioli appare abbondantemente alla deriva, costellato da traguardi inizialmente impensabili e da un percorso a tratti esaltante, ma ormai giunto al capolinea. La sonora sconfitta rimediata dai rossoneri al Parco dei Principi, certo non attribuibile solo a negligenze del tecnico ma anche ad evidenti limiti strutturali di una rosa completamente rivoluzionata nel corso dell’estate, possiede comunque radici profonde e da analizzare.
I piani tattici impostati dal tecnico, ad esempio, mantengono i propri spartiti a prescindere dal palcoscenico e in qualunque occasione, indistintamente. La difesa a uomo a tutto campo, con i due centrali, tra cui Malick Thiaw, al quale vengono affidati gli stessi compiti attribuiti al compagno di reparto, Tomori, nonostante le caratteristiche fisiche nettamente diverse tra i due, ne risultano un chiaro esempio. Il gigante tedesco, reduce dal rosso rimediato contro la Juventus, è stato sostituito a fine primo tempo per un giallo rimediato dopo appena quattro minuti. Motivo? Ha dovuto ricoprire la solita porzione di campo lunga 40 metri: una tattica messa in pratica contro qualunque avversario e in qualunque contesto, con Mbappè e Dembelè che hanno gentilmente ringraziato e punito il Diavolo.
Pioli, progetto a fine corsa: Napoli tappa fondamentale
Il Milan fatica maledettamente a produrre gioco e trovare soluzioni che non riguardino l’isolamento di Leao e attendere una giocata del portoghese. Una proposta di gioco nettamente differente rispetto quella scintillante, a tratti, riprodotta dal post-Lockdown fino alla lunga rincorsa allo Scudetto. Malgrado la rosa sia stata ampiamente rivoluzionata e migliorata nel reparto avanzato, la fase offensiva dei rossoneri, in alcune occasioni, parecchie, appare davvero innocua agli occhi delle retroguardie avversarie. Tradotto: la quinta partita consecutiva senza segnare, ha prodotto un record in negativo nella storia delle italiane nella massima competizione europea. Certo, non può e non deve finire il solo Pioli sul banco degli imputati se, Pulisic, ad esempio, sbaglia tutto solo un gol praticamente già fatto. Azione nata, ad onor del vero, da un lancio di 70 metri di Maignan.
Altra componente ormai lampante di quanto necessiterebbe apportare cambiamenti anche ai livelli dello staff tecnico risulta, oltremodo, l’annoso capitolo infortuni. I dati, col passare delle stagioni, continuano sensibilmente a peggiorare e appaiono inarrestabili. Nella serata di ieri, metà reparto avanzato era in infermeria; lista alla quale si è poi aggiunto Luka Jovic durante, addirittura, le fasi di riscaldamento propedeutiche all’ingresso in campo. Sono già tredici gli infortuni subiti in quest’avvio di stagione, la maggior parte dei quali di natura muscolare, vedasi Loftus-Cheek, i cui “semplici crampi” avvertiti Genova non gli hanno permesso di recuperare nemmeno durante la sosta Nazionali.
Pioli, progetto a fine corsa: Napoli tappa fondamentale
Vero, i rossoneri occupano la seconda piazza in classifica e stanno affrontando un girone alquanto complicato in Champions League, ma sarebbe impossibile dimenticare il quinto posto raggiunto sul campo nella passata stagione, tramutatosi in quarto solo per la penalizzazione comminata alla Juventus. Particolare aggravante, quest’ultimo, per una squadra che si ripresentava da campione d’Italia in carica. Se aggiungiamo al menù la terza sconfitta stagionale in altrettanti big match, il terribile piatto è servito.
Ribadiamo: non sono previsti cambi in corsa, non ci sono notizie in merito ma, questa situazione, non può passare inosservata agli occhi di una dirigenza che si definisce continuamente ambiziosa e lungimirante. Si attende un segnale forte, una presa di posizione importante per evitare di mandare al Diavolo i progetti di un’altra stagione appena cominciata. Il progetto tecnico di Pioli appare in netta difficoltà: la tappa di Napoli, da questo punto di vista, potrebbe rappresentare un inevitabile capolinea. È fisiologico, soprattutto dopo quattro anni: il tutto, deve esser affrontato con serietà, pur essendo sempre grati ad un Mister che ha saputo far indossare al Diavolo l’abito Tricolore.
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