Rafela Pimenta, avvocatessa brasiliana, ha rilasciato un’intervista in cui affronta diversi temi: dal rapporto con Raiola, ad Haaland
Può essere considerata la vera erede al trono dell’impero creato da Mino Raiola, noto procuratore di calciomercato in grado di rivoluzionare il ruolo di semplice intermediario di trasferimenti tra i calciatori. Dopo la prematura scomparsa all’età di 54 anni causa grave malattia dell’ex agente più conclamato del panorama internazionale, infatti, il timone della società allestita da Raiola è stato assunto da Rafaela Pimenta, avvocatessa nata in Brasile, a San Paolo.
Pimenta: “Il mio rapporto con Mino”
Intervenuta in esclusiva ai microfoni di Sky Sport, Pimenta ha affrontato diversi temi, partendo dal rapporto con Mino Raiola, passando agli assistiti più noti della cosiddetta società “One” di intermediazione di trasferimenti: “Ho conosciuto Mino in Brasile, nei primi anni duemila. All’epoca, mi occupavo della parte legale di una società allestita da Rivaldo e Cèsar Sampaio. È stato lui stesso a propormi di trasferirmi in Europa per iniziare la nostra fortunata collaborazione, dopo avermi commissionato il passaggio di un calciatore brasiliano in Italia. Da quel momento, il nostro rapporto professionale si è intensificato: mi trovò una sistemazione a Padova e, dopo soli due mesi, giravo già il mondo intero insieme a lui”.
“In generale, io e Mino eravamo l’opposto, ma ci integravamo alla
perfezione: lui era sempre nervoso, poteva esplodere più volte in un giorno, mentre io sono più riflessiva e pacata. Sono passata da avvocatessa a procuratore, con un grande differenza: la seconda può esprimere un’opinione in libertà al proprio assistito, influendo anche sulla sua scelta finale, come in una famiglia”.
Pimenta, al centro delle voci di mercato anche in estate per la questione legata al ritorno a Torino di Paul Pogba, sponda bianconera, ha rivelato: “L’idea della Juve, inizialmente, non era quella di tornare a chiedere informazioni su Pogba: è tutto nato da una chiacchierata non preventivata, ma spontanea. Abbiamo chiamato il giocatore per chiedere cosa ne pensasse e, da lì, siamo passati ai fatti”.
Le parole sugli assistiti: da Haaland a Balotelli, passando per De Ligt
La procuratrice brasiliana annovera tra i propri assistiti anche Erling Haaland, gigante norvegese designato per scrivere altre pagine indelebili della storia di questo sport, grazie anche ad un particolare segreto: “È suo papà, senza dubbio. Ha una calma incredibile e non penso si farà condizionare dai soldi, in quanto vengono da sé”.
Nella lunga intervista che andrà in onda sulla piattaforma, Pimenta ha rilasciato qualche breve dichiarazione anche su Donnarumma, la cui scelta di approdare a Parigi si sta rivelando vincente; Balotelli, le cui decisioni sono frutto della sua testa e va lasciato libero di esprimersi come meglio crede. Infine, su De Ligt, passato in estate al Bayern Monaco: “Non concordo con chi pensa lui abbia risentimenti verso la Juve. Pensava fosse arrivato il momento di cambiare in base a scelte già intraprese da prima, e così ha fatto”.