Pato: l’ex attaccante del Milan ha rilasciato un’intervista in cui ha affrontato diversi temi, tra cui il Derby e un futuro in Italia
Alexandre Pato rappresenta, agli occhi dei tifosi milanisti, il classico rimpianto di ciò che poteva essere ma che, in realtà, non è stato. I continui infortuni muscolari avevano stoppato l’ascesa di un calciatore formidabile, il cui apporto è stato decisivo comunque nel riportare lo Scudetto e la SuperCoppa a Milano nella stagione 2010/2011. L’ex numero 7 del Milan ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, lasciandosi andare ad una confessione riguardo un possibile ritorno in Italia. Il classe 1989 risulta, al momento, tra gli svincolati dopo l’ultima esperienza vissuta ad Orlando.
Pato: “Futuro nuovamente in Italia, perché no? Con il Monza…”
“Sì, devo confessare che, prima della promozione del Monza in Serie A, c’è stata una chiacchierata con Galliani e Berlusconi. Non si era concretizzato nulla per ragioni burocratiche: in Serie B non è ammesso tesserare calciatori con lo status di extracomunitari. Magari, con l’arrivo del Monza in Serie A, potrebbero ancora inviarmi un messaggio, chi lo sa? Il progetto è molto ambizioso e sono sicuro che la squadra potrà arrivare a competere con Milan e Inter, come annunciato da Berlusconi”.
L’attaccante brasiliano, incalzato sul Derby di Milano in programma stasera, ha poi espresso un proprio pensiero in merito alla profonda crisi vissuta dal Diavolo nel mese di gennaio. “La gestione della riconferma dopo un Campionato vinto è sempre più complicata: posso solo dire che, se la squadra mette in atto l’atteggiamento dello scorso anno, non può andare lontano. Confido ancora nelle capacità di Pioli di ritrovare le chiavi giuste per risolvere questa situazione, insieme ad Ibra: Zlatan è un vero leader, il suo ruolo nello spogliatoio è fondamentale”.
Chiosa, poi, sul futuro di Rafael Leao, il cui rinnovo contrattuale è tutt’altro che definito: “Deve decidere per sé, senza farsi coinvolgere troppo dalle voci che gli stanno intorno. Solo lui può sapere ciò che ha in mente per il futuro. Al Milan, comunque, ha trovato una casa”.