PARMA INTERVISTA BUFFON – Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, Gianluigi Buffon ha parlato a 360^. Il veterano portiere, che lo scorso gennaio ha compiuto 43 anni, è tornato al Parma dopo vent’anni. L’obiettivo di quest’anno è tornare immediatamente in Serie A.
Così l’estremo difensore: “Ora continuo perché ho un sogno. Ma dovrà essere supportato dai risultati. Appena riconoscerò un segnale di declino, un minuto dopo smetto. Anche perché io sto benissimo a casa con mia moglie e i miei figli, con gli amici. Smettere non sarà mai un trauma. Quando accadrà, non sarò felice: di più. Perché sento il bisogno di fare altro e di interessarmi di altro. Mi entusiasma l’idea di poter dedicare del tempo agli hobby e a tante piccole cose che sto sacrificando. Ma sento che ho ancora qualcosa di speciale da fare. Ho un sogno da raggiungere, forse un’utopia, che mi spinge avanti“.
PARMA INTERVISTA BUFFON
PARMA INTERVISTA BUFFON – Prosegue: “Mancini ha fatto una cosa straordinaria. Possiamo solo fargli lodi e complimenti. E io, a 43 anni, anche per rispetto del lavoro del c.t., non sarò mai quello che si candida: “Oh, ci sono anch’io…” Mai. Ma il Mondiale mi serve per sognare. Altrimenti per cosa gioco a fare? Per riportare il Parma in A, certo. E dopo? Quasi sicuramente Mancini non mi chiamerà, giustamente, ha i suoi uomini, il suo gruppo. Ma io ho bisogno di sapere che ci sarà un Mondiale in Qatar per continuare a parare e sognare“.
Su Pirlo: “Io credo che Andrea, dopo le normali e preventivabili difficoltà dei primi 3-4 mesi, abbia poi preso piena coscienza nel suo ruolo e anche una certa dimestichezza con i giocatori. Gli ultimi 4-5 mesi di Andrea sono stati quelli di un allenatore al 100%. E poi, diciamolo, qualsiasi altra società starebbe ancora festeggiando una stagione positiva come la nostra. E’ apparsa deludente solo perché avevamo alle spalle 9 scudetti e due finali Champions. Ma è una colpa?“.
Su Chiesa: “Con Donnarumma è stato la sorpresa dell’Europeo. Quando è arrivato alla Juve non pensavo che fosse così forte. Sono sincero. All’Europeo è stato imbarazzante: in finale con l’Inghilerra, ragazzi, quando partiva, non lo tenevano. Dopo un anno di Juve Fede non mi ha sorpreso, ma non era scontato che si confermasse in un contesto del genere. Quando ti vengono certe cose a un livello così alto, vuol dire che sei davvero speciale“.
FONTE IMMAGINE: www.parmacalcio1913.com
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