Roberto D’Aversa, mister del Parma ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara interna contro il Torino. Queste le sue dichiarazioni principali:
“C’è stato poco tempo per ricaricarsi, il calcio è bello perché ti dà magari le possibilità di rifarti e come ho detto a Frosinone, il primo tempo si è giocato con un atteggiamento diverso. Nelle difficoltà bisogna fare qualcosa in più”.
Le assenze: “Gervinho e Bruno Alves non fanno parte dei convocati”.
Il Torino: “Squadra forte, viene da un buon momento, squadra fisica e ben strutturata. In questo momento ha giocatori in forma strepitosa, penso a Belotti e Ansaldi; sta trovando continuità di risultati, è convinta dei propri mezzi ma dobbiamo andare con il pensiero di poter fare risultato. In questo momento è importante recuperare l’aspetto fisico ma soprattutto mentale“.
D’Aversa aggiunge: “L’aver fatto 25 punti nel girone di andata forse non è stato un bene, se fossero stati diluiti, ci sarebbe una percezione diversa. Sono stato ben chiaro sul nostro obbiettivo, dobbiamo essere bravi ed equilibrati, ora siamo in sei-sette squadre che lottano per l’ultima posizione per salvarsi. Ragioniamo sul vantaggio, scontri diretti con alcune squadre senza timore. Bisogna aumentare l’attenzione e la cattiveria nel chiudere le partite”.
Le critiche sulla figura dell’allenatore: “Seguendo il campionato, diverse squadre sono state dietro la nostra posizione e vedo molte conferenze stampa, sono giovane e voglio crescere anche sotto la comunicazione: difficilmente vedo prese di posizione di altre squadre e invece da quando sono qui si mette sempre in discussione l’allenatore. Non si sta a 33 punti per colpa di Roberto D’Aversa… ci sono i meriti di un allenatore e di uno staff che lavora per portare a casa i risultati. Ho scelto un lavoro particolare, l’allenatore è soggetto a critiche ma a volte si va oltre. Abito in centro, la maggior parte della gente capisce il valore del lavoro fatto. Sono abituato a soffrire, nessuno mi ha mai regalato nulla“.