[df-subtitle]Fantantonio dice no al Monza ma conferma di sentirsi ancora un giocatore al 100%[/df-subtitle]

Antonio Cassano non è mai banale, non lo è quando dice qualcosa così come non lo era quando giocava. O forse, dovremmo usare il presente e dire quando ‘gioca’? Già, perché Fantantonio si sente ancora un giocatore e non ha intenzione di smettere. Ultima presenza? L’8 maggio 2016 con la maglia della Sampdoria nel derby contro il Genoa. Da allora più nulla. Nell’estate del 2017 si era accasato al Verona ma, dopo una serie di tentennamenti, risolse il contratto con la società veneta. Non aveva gli stimoli giusti, disse. Si sentiva lontano da casa e proprio la vicinanza a Genova è una delle condizioni che ha posto per scendere di nuovo in campo: una squadra possibilmente di Serie A vicino al capoluogo ligure. Ed è proprio quel ‘possibilmente’ che cambia gli scenari. Fino ad oggi era stato categorico nel confermare la sua volontà di non scendere di categoria. Ora, invece, qualcosa sembra essere cambiato.

Negli ultimi mesi, più di una squadra aveva tentato di contattare Antonio Cassano. Club cinesi, brasiliani e, recentemente, anche il Locarno e l’Ibiza di Marco Borriello, oltre al tentativo fatto dal Monza di Berlusconi e Galliani nelle ultime ore. La risposta è sempre stata la stessa: no. Cassano vuole restare nel calcio ‘vero’. Anche se, in realtà, l’ultima chiamata l’ha fatto vacillare, come ha detto a Il Secolo XIX: Quando due persone come Berlusconi e Galliani pensano a te è sempre un onore, ma mi sento ancora un giocatore da Serie A, soprattutto dopo aver visto qualche partita in tv. La qualità è modesta e penso che potrei ancora fare la differenza“.

Subito dopo, ecco che arriva la notizia: “Poi, se proprio dovessi scendere di categoria…“. Per la prima volta Cassano apre alla possibilità, mai presa in considerazione prima d’ora, di accasarsi in un club minore, purchè sia vicino a Genova. Ed ecco che tutti gli indizi portano verso una sola squadra, con la conferma del diretto interessato: “Serie B o Serie C per me non cambia, a questo punto andrei in una sola squadra: l’Entella. Lo farei soprattutto per il rapporto di grande amicizia e stima che mi lega al presidente Gozzi. Chiavari è bellissima e ci vado spesso con la mia famiglia. Potrebbe essere una soluzione ideale e l’idea di scrivere un pezzetto di storia del club mi rende orgoglioso. Sono convinto di potercela fare ed è una sfida che mi stuzzica“.

Cassano sarà in grado davvero di tornare a giocare ai suoi livelli? Di sicuro, dopo averci riflettuto, ha cortesemente respinto la corte del Monza. Vuole la Serie A o l’Entella: più chiaro di così…

 

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