Pablo Barrientos fu definito da Lo Monaco “Il calcio” e ne esaltò le doti nel 2009, quando lo portò a Catania. “E’ una città che resterà sempre nel mio cuore, la società e le persone mi hanno sostenuto molto in un momento molto triste della mia carriera”, ha rivelato Pablo Barrientos in esclusiva ai microfoni di EuropaCalcio.it.
Con la maglia del Catania ha collezionato 93 presenze realizzando 14 reti e fornendo 15 assist. Nel capoluogo siciliano ha dato il meglio di sé giocando da esterno destro d’attacco: amava rientrare sul sinistro – suo piede naturale – e tentare la conclusione a rete a giro.
El Pitu non ha nascosto la sua ammirazione per Rolando Maran, suo tecnico in rossoblu: “E’ una grandissima persona, nutro grande affetto per lui e per il suo staff”; inoltre, è molto legato al Papu Gomez: “È un talento al quale auguro il massimo successo dal profondo del mio cuore” e al Pocho Lavezzi: “Sarò sempre suo amico e ci sarò sempre quando avrà bisogno di me”.
Barrientos nutre molte speranze in Lautaro Martinez: “Potrà essere la spalla giusta per Messi in Nazionale” e consiglia l’acquisto di Matias Viña, “un calciatore eccellente che per le sue caratteristiche credo che possa diventare un calciatore top”.
Ora veste la casacca del Club Nacional, ma in futuro vuole “tornare a giocare qualche partita nella squadra Jorge Newbery del Commodoro Rivadavia“, compagine della sua città natale.
Ecco i temi trattati in esclusiva da Pablo Barrientos ai microfoni di EuropaCalcio.it.
Pablo, chi ti ha portato in Italia nel 2009?
“In Italia mi portò Lo Monaco insieme ad alcuni impresari argentini”.
Qual è il ricordo più bello della tua esperienza a Catania?
“Il miglior ricordo della mia esperienza a Catania è stato senza dubbio la fiducia della società e delle persone; mi hanno sostenuto molto in un momento molto triste della mia carriera”.
Raccontaci qualche particolare della stagione 2012-13. Ottavo posto in classifica e record di vittorie interne in Serie A per il Catania, ben 12. Che annata è stata?
“Penso che i migliori particolari di quell’anno siano stati la compattezza del gruppo e l’impegno che intraprendemmo tra tutti coloro che rappresentavano il club”.
In quella stagione sei stato allenato da Rolando Maran che adesso sta guidando il Cagliari nelle posizioni di vertice. Qual è il suo metodo di lavoro?
“Nutro un grande affetto per mister Maran ed il suo staff. Credo che sia un grande allenatore. La differenza la fa il suo modo di affrontare le cose con carattere ed umanità. E’ una grandissima persona”.
Che rapporto avevi col Papu Gómez? Che effetto ti fa vederlo giocare in Champions con l’Atalanta?
“Voglio molto bene al Papu, sono molto contento di vederlo in questo modo. Faccio sempre il tifo per lui. È un talento al quale auguro il massimo successo dal profondo del mio cuore”.
Che idea ti sei fatto della situazione attuale del Catania?
“Sono a conoscenza di alcune cose che stanno accadendo a Catania, ma non mi piace sentire notizie non così buone. L’unica cosa che desidero per Catania è che tutto vada sempre per il verso giusto, perché la città se lo merita. Catania è nel mio cuore”.
Ezequiel Lavezzi ha annunciato il suo addio al calcio giocato. Siete stati compagni di squadra al San Lorenzo. Come giudichi la sua scelta?
“El Loco è un mio grandissimo amico. Sono decisioni. Gli voglio molto bene, tutto ciò che vuole dalla sua vita va bene. Sarò sempre suo amico e ci sarò sempre quando avrà bisogno di me. Dice addio un crack del calcio mondiale”.
Sotto la gestione Sarri, i due attaccanti argentini Dybala e Higuain stanno dimostrando il loro valore. Secondo te possono coesistere nel metodo di gioco del tecnico bianconero?
“La verità è che non guardo molto la Juventus. Guardo l’Atalanta del Papu o altre squadre in cui vedo ex compagni di squadra”.
Quale argentino in Serie A ti ha maggiormente sorpreso in questo inizio di stagione?
“Ci sono molti argentini. Penso che Lautaro Martinez abbia rinnovato le nostre aspettative: potrà diventare la miglior spalla di Messi nell’Argentina“.
C’è qualche talento argentino che vorresti segnalare alle big europee?
“Ci sono molti calciatori argentini, ma oggi ho come compagno di squadra Matias Viña; un calciatore eccellente che per le sue caratteristiche credo che possa diventare un calciatore top per una big europea”.
Presente e futuro di Pablo Barrientos
“Ora sono al Nacional, città divina e un club meraviglioso. Il futuro? Nessuno lo sa; sicuramente inizierò a preparare le mie valige per tornare nella mia città e giocare qualche partita nella squadra Jorge Newbery del Commodoro Rivadavia. E’ una promessa che ho fatto agli amici che oggi non sono fisicamente con noi; però resteranno sempre vivi nella nostra memoria”.
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