Onana, portiere ceduto dall’Inter al Manchester United, si sta rendendo protagonista di un inizio di stagione alquanto negativo: i numeri

Tra i più grandi meriti da attribuire alla dirigenza di una società in sede di mercato, non rientrano solamente la capacità di acquisire un calciatore il cui apporto si rivela massimo a fronte di una spesa minima, ma anche cedere i propri pezzi, seppur pregiati, a cifre davvero considerevoli al momento propizio. Nell’operazione che ha condotto Andrè Onana dall’Inter al Manchester United per 55 milioni di euro, bonus esclusi, al momento, la dirigenza nerazzurra pare aver registrato un vero e proprio affare.

L’inizio da incubo del ventisettenne portiere camerunese al cospetto dell’Old Trafford, rinominato a suo tempo “Teatro dei Sogni”, sta suscitando parecchie reazioni in quel di Manchester. Su tutte, le dure critiche dei tifosi dei Red Devils, i quali stroncano l’operato della società in relazione proprio all’enorme cifra sborsata per acquistare il classe 1996. Certo, additare ogni responsabilità all’estremo difensore più che ad una fase difensiva quantomeno rivedibile della squadra allenata da Ten Hag, complici le 14 reti subite nelle prime 6 uscite ufficiali, appare giochino troppo semplice e superficiale.

Indubbiamente, però, alcuni errori commessi dall’ex portiere nerazzurro, su tutti quello di ieri, all’Allianz Arena, nonchè quello in Premier, contro il Nottingham Forrest, denotano un inizio non certo esaltante dell’avventura in Inghilterra per Onana. Troppo poco per un estremo difensore protagonista di una grandissima stagione a Milano, con due trofei raggiunti e una Champions League sfiorata proprio all’ultimo atto. Le occasioni per rifarsi e ripagare con gli interessi la fiducia del Manchester United, per Onana, non si faranno attendere, con il camerunese che possiede la personalità giusta per parare anche le critiche piovute sul suo conto.

Onana, inizio da incubo nel “Teatro dei Sogni”: affare per l’Inter o…

Nel frattempo, a Milano, la dirigenza nerazzurra ha registrato una considerevole cifra a bilancio, dettata da una plusvalenza monstre per un portiere acquistato a parametro zero solamente un anno fa e si sta godendo l’esperienza di Sommer, che di reti, in sei match stagionali, ne ha subite appena due. L’arte del “saper vendere” al prezzo giusto e al momento propizio, a Marotta e Ausilio, non è mancata di certo in questo specifico caso.

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