Nuovo San Siro: il presidente Scaroni ha annunciato la possibilità di costruire lo stadio in solitaria, tutto rossonero

L’annosa questione relativa alla costruzione del nuovo San Siro è tutt’altro che in fase conclusiva, con il dibattito pubblico in corso che dovrebbe poi proseguire in altre sedi competenti, come il TAR. Milan e Inter, infatti, dai famosi plastici per il rendering del nuovo stadio datati settembre 2019, non sono ancora riuscite nell’intento di arrivare alla fase operativa dei lavori.

La posa della prima pietra, al momento, al netto di eventuali ricorsi e andamento positivo del dibattitto pubblico indetto dal Comune di Milano dopo l’approvazione di pubblica utilità, è prevista per il 2024. Una questione ancora in fase di definizione, dunque, con nessuna ipotesi da scartare a priori, nemmeno quella di veder nascere il nuovo impianto in un’altra zona, con il sindaco di Sesto San Giovanni spettatore interessato dopo la rielezione dello scorso maggio.

Nuovo San Siro: Scaroni non scarta l’ipotesi Sesto San Giovanni

Intervenuto al termine dell’assemblea dei soci, con il bilancio rossonero che ha fatto registrare un rosso di ben 66 milioni di euro, comunque in netto miglioramento rispetto gli esercizi passati, Paolo Scaroni è intervenuto sulla questione che lo coinvolge in prima persona sin dal suo insediamento in società, datato 2018:

Mi pare il dibattito pubblico stia procedendo abbastanza bene. Attendiamo una risposta per i primi di novembre e che il TAR velocizzi ulteriormente la questione, in caso di ricorsi. Ribadisco l’assoluta importanza di creare valore attraverso la costruzione di un nuovo impianto che avverrebbe insieme all’Inter se avremo l’autorizzazione per San Siro, ma teniamo aperta qualsiasi ipotesi: quella di costruire un impianto tutto nostro al di fuori di quella zona. Non mi sento mai di escludere quella possibilità perché non ci accontentiamo”. 

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