Nuovo San Siro: Vittorio Sgarbi, a margine di un evento, è intervenuto in merito alla questione del vincolo apposto sull’attuale Meazza

Al Presidente del Milan, Scaroni, piace sognare ad occhi aperti. Il vincolo sul secondo anello arancio dello stadio Meazza è una formalità: San Siro non potrà mai essere abbattuto. Lo dice la legge”. Vittorio Sgarbi, ai microfoni di Sportmediaset, posa la pietra tombale sulle ambizioni di Milan e Inter di costruire una nuova Cattedrale per Milano al posto dell’attuale Meazza, sul quale, a breve, verrà apposto un vincolo che impedirà a qualunque ente di smantellarlo.

Ipotesi confermata dall’ex sovrintendente del Comune di Milano, Alberto Artioli, interrogato sulla questione dal quotidiano La Repubblica: “Sarà quasi impossibile togliere il vincolo storico da San Siro e, comunque, si potrebbe solamente ristrutturare dal 2025 in poi. La procedura per la riformulazione è lunga, complicata e incerta”.

Il vincolo in questione fa riferimento al settantesimo anniversario dalla costruzione del secondo anello arancio, che scatterà nel 2025. In quella data, il legame di natura storica erigerà San Siro a monumento italiano quale effettivo patrimonio della Nazione. Il Sottosegretario alla Cultura, Sgarbi, ha dunque confermato l’impossibilità di sostituire l’attuale impianto con uno più moderno riponendo nel cassetto il sogno delle due società, Milan e Inter, di costruire un nuova e moderna struttura per le due squadre.

Nuovo San Siro, da Sgarbi la pietra tombale sul progetto: ora…

Per ciò che concerne la società rossonera, al netto di novità da Rozzano per quel che riguarda quella nerazzurra, la nuova Casa del Diavolo dovrebbe ufficialmente sorgere nel quartiere San Francesco, a San Donato Milanese. La grande novità è rappresentata dalla volontà di via Aldo Rossi di non indugiare ulteriormente e presentare ufficialmente al Comune un progetto in variante per la costruzione di un impianto da 70000 posti, accompagnato da uno Store, un Hotel, un distretto per l’intrattenimento e l’innovativa sede della società.

L’esborso da oltre un miliardo di euro permetterà al club di registrare introiti e ricavi utili per riportare il Diavolo al tavolo delle grandi élite europee. Secondo le ultime indiscrezioni trapelate da più fonti e confermate da Tim Romani, membro esecutivo del Milan con esperienza ventennale nella costruzione di impianti sportivi, l’impianto tutto rossonero dovrebbe essere pronto nell’agosto 2028, con inizio dei lavori esecutivi fissato per la primavera del 2025. La società rossonera ha nominato lo Studio italiano “Manica” quale ente incaricato per concretizzare un sogno lungo quattro anni e frenato dalla continua burocrazia italiana.

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