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Napoli Gattuso dovrà lavorare sul fattore mentale. Non creiamo allarmismi

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NAPOLI GATTUSO – Negli ultimi anni al Napoli è stato sempre rimproverato il calo di concentrazione e mancanza di mentalità nei match più importanti o quantomeno in partite che sulla carta sembravano essere abbordabili; mentre in realtà sul terreno di gioco nascondono mille insidie.

Quest’anno l’inizio sprint dei partenopei ha dato l’impressione che gli azzurri avessero superato quel limite che li perseguita da svariate stagioni. Il primo campanello d’allarme, invece, è scattato al match d’esordio in Europa League contro l’Az Alkamaar.

Una partita dominata per 90′ dagli azzurri, persa però a causa dell’unica incursione offensiva degli olandesi terminata con un gol del centrocampista De Wit al 57′. Gli olandesi si sono presentati al San Paolo in piena emergenza Covid-19; e, nonostante le numerose assenze, hanno portato a casa i 3 punti.

La settimana successiva la vittoria nel derby col Benevento prima, seguita soprattutto da quella in terra basca contro la Real Sociedad poi, hanno fatto pensare che si trattasse solo di un passo falso quanto accaduto contro l’Az Alkamaar.

Domenica scorsa però, il Napoli ha ospitato il Sassuolo allenato da mister De Zerbi privo dei prezzi pregiati nel reparto offensivo; ovvero Berardi, Djuricic e Caputo.

Anche in questo caso i partenopei, leggermente favoriti da queste pesanti assenze, seppur giocando e a tratti dominando l’intera partita non sono riusciti ad evitare la seconda sconfitta stagionale interna tra campionato e coppa.

Il Napoli quest’anno ha una certezza sulla panchina, ovvero Gennaro Gattuso che non lascia nulla al caso e non cerca alibi nelle sconfitte; ma attribuisce le colpe in primis a se stesso e poi al gruppo squadra.

NAPOLI GATTUSO

Però, che sia chiaro, ad oggi è inutile creare allarmismi e futili preoccupazioni, siamo ancora all’inizio e nulla è compromesso; d’altronde è la prima sconfitta stagionale in campionato sul campo, in attesa dell’udienza per il ricorso di Juventus-Napoli fissato il 9 novembre.

Una sconfitta che sarà utile agli uomini di Gattuso; i quali dovranno intensificare il lavoro sia mentale che tecnico-tattico per poter assimilare il più possibile i meccanismi di questo nuovo modulo.

Il mister avrà il compito di riuscire a far gestire al meglio le energie psicofisiche; messe a dura prova soprattutto a causa degli impegni ravvicinati tra campionato ed Europa League. Ai quali, successivamente, si aggiungeranno anche quelli in Coppa Italia e la finale di Supercoppa italiana.

In effetti è risaputo, una giusta mentalità ha un ruolo preciso nell’ampio insieme di caratteristiche di un giocatore o una squadra. La mentalità è il livello di convinzione di un giocatore, gruppo o squadra nel raggiungere i propri obiettivi.

Un esempio più recente è il Leicester di Claudio Ranieri, campione d’Inghilterra nella stagione 2015/2016. Un gruppo che pur non avendo tantissimi elementi di spiccata qualità è riuscito a portare a casa un trofeo che resterà negli annali del calcio inglese; contando sulla convinzione di poter far bene ad ogni singola partita e tenere testa alle big della Premier League per tutta la stagione.

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