MOURINHO – Josè Mourinho è stato l’ospite odierno di #CasaSkySport, proprio nella giornata per ricordare il Triplete vinto con la sua Inter. Queste le sue dichiarazioni principali:
“Il Triplete è il sogno di tutti gli interisti, del mio. Quello che rimarrà per sempre è il rapporto che avevamo. I Triplete fanno la storia e allenatore, Presidente, giocatore possono fare un lavoro fantastico ma i risultati sono la storia e senza, non c’è vera storia. Quello che abbiamo fatto va più lontano delle medaglie, della storia dell’Inter e del calcio italiano. La cosa che mi fa sentire speciale è essere uno dei capi perché senza, la squadra non è una mia squadra. Siamo una famiglia, amici per sempre e questo marca profondamente nella mia carriera“.
Mourinho continua: “Abbiamo avuto difficoltà nella stagione ma non era solo la Champions League. Mi sono sempre sentito l’allenatore, responsabilità nelle mie spalle ma sempre uno di loro. Devo dire grazie a Branca e Oriali, hanno fatto un grandissimo lavoro e mi hanno aiutato nelle scelte fatte da noi. Non mi vedo spciale, mi sento un rappresentante di questi giocatori. Non ho mai pensato a me ma alla gioia di Moratti, Zanetti, i tifosi”.
Su Milito: “”Fu decisivo per me e importante quanto Orlandoni che non ha mai giocato o il magazziniere“.
Fra i momenti chiave, la gara di Kiev: “Ero molto arrabbiato in quell’intervallo e feci i cambi tattici giusti, cambio totale perché neanche il pareggio bastava; la squadra nel secondo tempo fu fantastica. Non eravamo mai stati così vicini a essere eliminati
Le partite contro il Barcellona: “Senza qualità, identità tattica non si vince 3-1 in casa, non si fa la parata che ha fatto Julio Cesar su Messi, non si resiste in 10 per più di un’ora. Non si riesce, senza questo concetto di famiglia“.
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