La scorsa estate, dopo un tentativo iniziale dell’Inter, sembrava destinato alla Roma. E invece ad acquistare Malcom era stato il Barcellona al fotofinish. Ora però il futuro dell’esterno offensivo brasiliano potrebbe essere per davvero in Italia, ma al Milan, da alcune settimane sulle tracce del al giocatore.

Così si legge nella versione online de “La Gazzetta dello Sport“: “Un incontro esplorativo. Per tenere viva un’amicizia e, chissà, abbozzare una trattativa futura. La settimana scorsa il d.g. Leonardo ha ospitato a Casa Milan Leo Cornacini, braccio destro di Fernando Garcia e membro dell’Elenko Sports, agenzia di calciatori che vanta nella propria scuderia nomi come Malcom ed Emerson Palmieri. Si è parlato anche di mercato, sebbene le strategie dei rossoneri dipendano giocoforza dalla conquista o meno di un posto nella prossima Champions League“.

Poi: “Un Milan in Champions potrebbe sognare in grande. Si sa che Leonardo ha già sondato il terreno (e pure qualcosa di più…) con Everton del Gremio (ieri notte grande protagonista in Libertadores, con una doppietta nel 2-0 dei brasiliani in casa dei paraguaiani del Libertad) come esterno d’attacco. Ma di certo il dirigente rossonero valuta anche altre piste. Una di queste sarebbe proprio Malcom, mancino classe ’97 di proprietà del Barcellona, che lo strappò alla Roma con un blitz nella scorsa estate. In blaugrana, però, l’ala brasiliana non ha convinto del tutto, trovando poco spazio. Non è escluso dunque che il Barça possa prevedere per lui un’operazione in stile Rafinha all’Inter, cioè un prestito con diritto di riscatto a cifre che oscillano tra i 40 e i 50 milioni. Il Milan sta alla finestra. Logico che Malcom difficilmente accetterebbe un trasferimento in una squadra che non partecipa alla prossima Champions, dunque le chance dei rossoneri si abbasserebbero sensibilmente in caso di mancata qualificazione all’Europa che conta. In più, da quello che filtra dai suoi agenti, l’intenzione del giocatore sarebbe quella di provare a convincere il Barcellona a trattenerlo. Il prestito con diritto di riscatto potrebbe essere un felice compromesso, anche per il Milan che, non va dimenticato, deve fare i conti con la Uefa per le violazioni sul FPF degli ultimi trienni […]”.

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