Milan Gilardino – Alberto Gilardino è stato protagonista di una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Il campione del mondo 2006 ha parlato della sua esperienza come allenatore e anche del Milan, dando qualche consiglio a Patrick Cutrone. Queste le sue dichiarazioni:
Consiglierebbe a Cutrone di cambiare squadra?
“Sì perché avrebbe più possibilità di essere un riferimento e di giocare con continuità. Può avere un futuro lontano dal Milan, anzi a maggior ragione perché troverebbe gli spazi e di conseguenza la consapevolezza di poter diventare un giocatore importantissimo. Quest’anno si è migliorato e può già fare tutto, esterno, seconda punta o centrale per come attacca la profondità. È giovane e costa già caro, ma io un pensiero ce lo farei”.
André Silva merita un’altra chance?
“L’ho visto poco ma da quel poco ho notato la qualità tecnica. Vale lo stesso discorso: Giampaolo può farci capire che giocatore è, per gli attaccanti è tra gli allenatori top”.
L’allenatore Gilardino avrebbe fatto fatica a gestire questo reparto?
“Da giocatore ho avuto come compagni Sheva, Ronaldo, Pato, Inzaghi… So cos’è la concorrenza. E per i miei principi di allenatore la gestione del gruppo viene prima di tutto. Oggi mi piace dare un’impronta a una squadra e cambiare pochi tasselli, in futuro vedremo. Ma se sei al Milan devi saper fare tutto e Giampaolo è nella fase migliore per il grande salto. Questo è esattamente il suo momento”.
Il tecnico Gilardino.
“Al Rezzato in D ho capito di poter fare questo mestiere, e allenare mi piace tantissimo. Ho bisogno del campo, ci sto bene e mi sento a mio agio. È stata la mia prima esperienza ed è stata fondamentale per capire lo spogliatoio in cui ti trovi, per la preparazione quotidiana degli allenamenti. Siamo arrivati in semifinale playoff, i ragazzi mi hanno dato tutto. La gavetta serve e non ho fretta, voglio fare tutti i passaggi giusti. Oggi valuterei ogni progetto interessante, se qualcuno vuol darmi fiducia: in C o anche nei settori giovanili, in piazze che conosco o altrove”.
Al Milan può pensarci il solo Piatek?
“Chi fa trenta gol in Italia deve essere giustamente esaltato. Attacca la porta come me, Giampaolo può essere la svolta definitiva della sua carriera. Ha aiutato Quagliarella a diventare capocannoniere, ha valorizzato tutti gli altri, da Zapata, a Schick a Caprari. Con lui Piatek può entrare nel giro dei centravanti più forti d’Europa”.
Maldini dirigente. E’ la persona giusta?
“Più di lui, nessuno. Paolo è la storia e con Boban può fare una coppia vincente. Hanno esperienza, carisma, conoscenze, tutto: con loro il Milan può tornare ai vertici del calcio nazionale e mondiale”.