[df-subtitle]La proprietà ha rinnovato la fiducia al tecnico rossonero anche se le prossime gare saranno decisive per il futuro di Gattuso[/df-subtitle]
Che la sconfitta nel derby, soprattutto per come è maturata più che per il risultato in sé, non sia andata giù ai piani alti in casa rossonera è cosa ormai nota. La gestione tattica della gara scelta da Gattuso non è piaciuta: incomprensibili le scelte di insistere ancora su Bakayoko in un match così delicato e di mettere Cutrone largo in fascia. Insomma, Maldini e Leonardo non hanno apprezzato.
Se Maldini ha almeno provato a fare buon viso a cattivo gioco, Leonardo non ha fatto nulla per nascondere il suo malumore. In realtà, la genesi del gelo tra Gattuso e il direttore dell’area tecnica è più antica: vecchie storie del passato che non si sono rimarginate, relative al periodo del Rino calciatore. Ora, oltre a questo, ci sono visioni tattiche differenti. Leonardo vorrebbe vedere più spesso in campo i nuovi, soprattutto Laxalt e Castillejo.
Ecco perché ci sono stati dei contatti per valutare dei profili qualora si dovesse arrivare al ribaltone. Il primo nome sulla lista è sempre quello di Antonio Conte ma l’ex allenatore della Juve al momento sembra poco incline ad accettare, preso com’è tra i guai legali col Chelsea e la corte del Real Madrid. Secondo CalcioMercato.com, il nome giusto potrebbe quindi essere quello di Roberto Donadoni. Ci sono stati dei primi segnali di un contatto tra Leonardo e Giovanni Branchini, agente dell’ex Parma e Bologna. Potrebbe essere lui l’alternativa a Gattuso e l’accordo si troverebbe in un secondo.
Le intenzioni del fondo Elliot, convinto ancora della bontà del lavoro del tecnico calabrese, sono quelle di dare ancora fiducia a Gattuso. Il mister gode soprattutto dell’appoggio dello spogliatoio, unito e compatto. Un eventuale esonero non sarebbe accettato volentieri da Romagnoli e compagni. Ecco perché bisogna andarci piano. Ma una cosa è certa: a partire da domani, le prossime partite saranno decisive per il futuro del Milan.