[df-subtitle]Ibrahimovic ha detto sì ad un possibile ritorno in rossonero. La volontà delle parti c’è ma l’affare non è ancora fatto[/df-subtitle]
Zlatan Ibrahimovic ha detto sì. Nel corso dell’ultimo summit fra il direttore tecnico Leonardo e il super agente Mino Raiola il club rossonero ha strappato l’accordo per riportare l’attaccante svedese al Milan. Un incontro importante, perchè spiana le basi per il grande ritorno che, almeno nei progetti tecnici del club, dovrebbe spingere il Milan verso un fondamentale rientro in Champions League.
Tutto fatto quindi? Non ancora. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera nel corso del faccia a faccia, il Milan ha sì trovato l’accordo e il sì dello svedese alle condizioni contrattuali proposte, ma non ha ancora concluso l’affare. Come mai? Semplice, il club di via Aldo Rossi infatti deve attendere le decisioni che prenderà la Uefa in materia di Fair Play Finanziario e, con una rosa falcidiata dagli infortuni, sarà fondamentale valutare bene quali colpi chiudere e come sostenerli a bilancio.
Ibrahimovic ha detto sì a una proposta contrattuale di soli 6 mesi, ma con un ingaggio netto di 2,7 milioni di euro (sostanzialmente 5,4 lordi e, valutando su base annuale le cifre raddoppierebbero in caso di rinnovo). Cifre importanti a cui andrà aggiunto almeno un piccolo indennizzo ai Los Angeles Galaxy. Il Milan se lo potrà permettere? E potrà permettersi insieme ad Ibra anche l’acquisto di almeno un difensore e un centrocampista per colmare le lacune dell’attuale rosa? La riflessione è principalmente questa e, in caso di maxi-multa, l’affare-Ibra potrebbe essere messo in secondo piano.