Milan, dai preliminari agli ottavi – Definire particolare il cammino del Milan in Europa League sarebbe fin troppo superficiale. Per analizzare la competizione europea dei rossoneri bisogna partire da lontano.

La stagione della squadra di Pioli, infatti, è iniziata prima delle altre causa tre turni preliminari disputati in giro per l’Europa. Senza troppe difficoltà ha cominciato superando gli irlandesi dello Shamrock Rovers, con un agevole 0-2 firmato Ibrahimovic e Calhanoglu e ha poi battuto con più ostacoli il Bodo-Glimt dell’allora futuro rossonero Hauge.

MILAN, DAI PRELIMINARI AGLI OTTAVI – UN CAMMINO EUROPEO INTERROTTO

La vera svolta del percorso europeo però, è sembrata arrivare con la partita di Vila do Conde contro il Rio Ave. Il Milan in quella serata di inizio ottobre ha vissuto un’incredibile altalena di emozioni. I supplementari maturati dal parziale 1-1 hanno visto i rossoneri sotto nel punteggio fino al 120esimo minuto, quando l’aiuto arrivò dai loro avversari. La mano di Borevkovic e il rigore di Calhanoglu hanno poi dato l’impressione di indirizzare il passaggio del turno in favore proprio del Milan. E alla fine così è stato grazie a una delle serie di calci di rigori più lunghe e illogiche quantomeno degli ultimi anni.

Dalla follia di quella sera, il Milan dava la sensazione di essere una squadra sì vulnerabile, ma altrettanto difficilmente arrendevole. I 12 rigori calciati l’avevano portato a confrontarsi nel girone con Lille, Celtic e Sparta Praga.

Milan, dai preliminari agli ottavi

Tolta la netta e pesante sconfitta casalinga contro i francesi, in ognuna delle sei gare è sempre riuscito a trovare il gol, 12 in totale, e a conquistare il primo posto nel gruppo. Anche in questo caso ha comunque dato diverse impressioni difficili da decifrare. Offre appunto una brutta prestazione con il Lille, perde 0-2 con il Celtic e poi la ribalta 4-2, e all’ultima partita va a vincere a Praga da già qualificato ai sedicesimi.

E’ proprio lì che torna a non convincere, quando affronta lo Stella Rossa e passa agli ottavi grazie a due pareggi, giocando due partite sottotono e segnando con due rigori e un’autorete. Infine, i rossoneri, dati per spacciati contro il favoritissimo Manchester United, all’andata ribaltano i pronostici.

Perché, se si considera come grave la distrazione sul gol di Amad Diallo, a Old Trafford hanno giocato un match praticamente perfetto, concedendo poco e creando qualche occasione da gol. Poi, anche se arrivato solo alla fine, il pareggio di Simon Kjaer aveva dato buone speranze per il ritorno di San Siro.

Milan, dai preliminari agli ottavi

Tenendo conto anche delle pesanti defezioni, specie in attacco, il ritorno con i Red Devils non si presentava certo al Milan come una gara facile. Nonostante questo però, a San Siro le trame di gioco e l’ottima disposizione tattica avevano suscitato buone sensazioni a fine primo tempo.

Ed è forse proprio per questo che il gol-qualificazione di Paul Pogba ha lasciato l’amaro in bocca a una squadra che comunque aveva speso tutte le energie per passare il turno, ma che alla fine non ci è riuscita. D’altra parte, come sottolineato da Stefano Pioli nel post, il rammarico maggiore è quello di non essersela giocata con tanti uomini a disposizione.

In conclusione, ciò che rimane dall’eliminazione del Milan dall’Europa League è che l’esperienza europea per i tanti giovani che oggi vestono la maglia a strisce rossonere è importante. E questo cammino appena interrotto, che rimane positivo visti gli avversari ostici incontrati, sarà sicuramente servito a molti per maturare e per credere sempre più nei propri mezzi.

Milan, dai preliminari agli ottavi

Chissà che, come detto da Zlatan Ibrahimovic sul palco di Sanremo, questo “fallimento” non sarà parte di un successo futuro.

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