[df-subtitle]Calhanoglu potrebbe vedere ridotto il suo spazio da Paquetà che va valorizzato. L’addio del turco utile anche per l’operazione-Fabregas[/df-subtitle]
Prestazioni deludenti e necessità di fare cassa: questi sarebbero i motivi dell’addio di Hakan Calhanoglu già durante la sessione di mercato invernale. Il turco ha esaurito tutti i bonus a disposizione e ora anche Gattuso è pronto a metterlo da parte. Per la gara contro il Bologna è stato provato Laxalt come esterno sinistro di centrocampo. I rossoneri faranno le loro valutazione ma Calhanoglu e il Milan non sono mai stati così lontani.
Il problema più grande in questo momento resta il rendimento del trequartista turco. Calhanoglu, come detto, sta fallendo ogni occasione che Gattuso gli sta concedendo e l’arrivo di Paquetà, che in parte dovrà essere pagato e messo a bilancio subito, dovrà subito essere valorizzato: Gattuso potrebbe quindi spingere l’ex Leverkusen ancora più al di fuori del progetto Milan. Piace al Lipsia, un club dal grande potenziale economico e lui non disdegnerebbe di tornare a giocare in Bundesliga, il campionato in cui è cresciuto.
L’addio eventuale di Calhanoglu, oltre che utile per il bilancio anche in relazione alla sanzione Uefa, agevolerebbe anche la trattativa con il Chelsea per Cesc Fabregas. I Blues non vogliono fare sconti sulla valutazione da oltre 12 milioni di euro che fanno del suo cartellino, nonostante sia in scadenza di contratto a fine anno. Il Milan non vuole andare oltre gli 8 milioni, ma a complicare la trattativa c’è anche il discorso parallelo legato al riscatto, o non riscatto, di Tiemoué Bakayoko per cui l’opzione in favore dei rossoneri è di 35 milioni. Anche qui il Milan vorrebbe abbassare la cifra, ma, secondo la Gazzetta dello Sport, sarà difficile ottenere un doppio passo indietro del Chelsea.