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Mertens record Maradona: ad un passo da “D10S”

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MERTENS RECORD MARADONA – Napul’è mille culure, Napul’è mille paure, Napul’è addore ‘e mare, Napulè ‘a sape tutt’o munn, ma nun sanno ‘a verità”; cantava il compianto Pino Daniele, simbolo di Napoli e della “napoletanità”.

Napoli è una città particolare. Napoli è libertà, Napoli è spontaneità, Napoli è condivisione, Napoli è passione. Ma Napoli è anche calcio. Perché nei vicoli del centro storico, nei ristoranti, nei bar, negli uffici è difficile trovare qualche altro argomento di discussione che non riguardi il Napoli.

Napoli è tante cose, ma è anche una città che vive per il calcio; inebriata di passione e consapevolmente e felicemente malata d’amore per la sua squadra.

Napoli però è anche esigente: raramente sceglie di adottarti, a meno che tu non sia completamente immerso nell’identità cittadina. Diventare Napoli, incarnare Napoli, te lo devi guadagnare.

In tempi recenti c’è riuscito Marek Hamsik, storico capitano e recordman per presenze e reti con la maglia azzurra; che per tutti era “Marekiaro”, un simpatico gioco di parole tra il suo nome e il piccolo borgo di Posillipo.

Ma anche un altro giocatore ultimamente è riuscito a farsi adottare dall’amorevole madre Napoli, pur non essendo originario della Campania. I napoletani l’hanno chiamato “Ciro”; un nome tipicamente e propriamente partenopeo, per l’amore e l’attaccamento che questi ha dimostrato nei confronti della squadra e della città.

Il suo vero nome è Dries Mertens, ma per tutti a Napoli è “Ciro o’ scugnizz”.

CARRIERA – Mertens nasce nella cittadina belga di Lovanio, luogo in cui muove i primi passi da calciatore, prima di intraprendere fallimentari esperienze all’Anderlecht, al Gent e all’Eendracht Aalst.

È solo trasferendosi in Olanda che il folletto delle Fiandre riesce finalmente a dimostrare tutto il suo talento e le sue enormi potenzialità, prima all’AGOVV Apeldoorn e poi all’Utrecht; dove, alla prima stagione, ottiene un onorevole secondo posto come calciatore dell’anno del campionato olandese, dietro soltanto ad un certo Luis Suárez.

Il passaggio al PSV Eindhoven è il giusto trampolino di lancio verso i migliori campionati europei. Nelle due stagioni con la casacca biancorossa Mertens registra un’ottima media realizzativa di più di un gol ogni due partite; numeri da capogiro, grazie ai quali attira su di sé l’attenzione dei grandi club del continente.

A riuscire ad accaparrarselo, per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, è il Napoli di De Laurentiis, società con cui Mertens comincia una storia d’amore lunga un’intera carriera (almeno per ora).

NAPOLI E DIEGO – Sì, è giusto parlare di storia d’amore, perché quello cominciato tra Mertens e il Napoli, tra Mertens e Napoli, è un rapporto di fiducia e lealtà incondizionata; che va ben oltre il semplice contratto lavorativo.

«Uno stadio tutto azzurro mi ha fatto sentire come nel mare di Napoli» ha scritto “Ciro” sui social soltanto qualche giorno fa, rimarcando l’amore che prova per la squadra e per la città, che ormai l’ha adottato come uno dei suoi figli prediletti.

Una città alla quale Mertens ha regalato tante gioie e tanti gol, soprattutto da quando Sarri l’ha reinventato “falso nueve” del suo gioco offensivo; ruolo in cui il folletto è esploso definitivamente e ha trovato la vera svolta della sua carriera.

113 reti in 284 presenze il suo bilancio attuale con la maglia azzurra, numeri pazzeschi che lo rendono il terzo miglior marcatore della storia del Napoli; e il giocatore belga più prolifico della storia del nostro campionato.

Per Mertens tuttavia, il traguardo da superare è un altro; a sole due reti di distanza nella classifica marcatori all-time del Napoli c’è infatti un altro “figliol prodigo” di Napoli: Diego Armando Maradona, il figlio maggiore, il figlio migliore e più amato dalla città.

“El Pibe de Oro”, il simbolo di Napoli e della “napoletanità”, come dichiarato sui social da Mertens stesso il giorno in cui l’ha agganciato come numero di gol in Serie A; facendo fantasticare i tifosi partenopei per aver allegato un fotomontaggio che li ritrae in campo insieme.

Un sogno, purtroppo, destinato a rimanere tale.

SOGNI E FUTURO – Il sorpasso a Maradona potrebbe arrivare già nelle prossime giornate; ma non è irragionevole pensare che Mertens abbia nel mirino l’ex compagno Hamsik, fermo a 121 reti, a sole otto lunghezze di distanza.

E la partenza di questa stagione fa ben sperare: 4 presenze, 4 reti, media perfetta di un gol a partita. Superando anche lo storico capitano, “Ciro” diverrebbe il top scorer di tutti i tempi della storia del Napoli; l’orgoglio per eccellenza per un attaccante tanto legato alla realtà partenopea.

E dire che, essendo in scadenza di contratto, la scorsa estate Dries è stato molto vicino al trasferimento in Cina. A tal proposito la moglie ha dichiarato: «Dries mi diceva che, giocando uno o due anni in Cina, i nostri nipoti sarebbero stati sicuri per il futuro, ma noi non saremmo stati felici. Noi abbiamo bisogno di vita sociale, ci piace il sole, il paesaggio».

La ragione alla fine ha prevalso, perché una storia d’amore così intensa non poteva essere interrotta prima del raggiungimento di questi obiettivi; e la conseguente consacrazione finale nella storia del Napoli e di Napoli.

MERTENS RECORD MARADONA – Certo, Maradona resterà sempre Maradona, il protagonista degli unici due scudetti. Ma anche Mertens occupa una posizione importante nella storia del Napoli; anche se per ora non è riuscito a trascinare la squadra alla vittoria più bella e più aspettata.

“Ciro” però ci proverà ancora, dato che la firma sul nuovo contratto è imminente. Una firma che suggellerà il patto d’amore eterno con la città e la nascita di nuovi sogni e traguardi da raggiungere insieme.

MERTENS RECORD MARADONA – Perché se Maradona è stato Napoli, prendendo spunto dal titolo di un grande film di De Sica con i figli speciali di Napoli, Totò ed Eduardo De Filippo, Mertens è l’oro di Napoli.

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