Non sappiamo se partirà, come spesso accade, direttamente dalla panchina oppure se sarà titolare, in ogni caso siamo certi che Luis Muriel contro il PSG sarà ancora una volta in grado di offrire il suo importante contributo; come già successo in occasione dell’ultimo campionato di A disputato con la maglia della Dea.

Solitamente il numero 9 nerazzurro non parte quasi mai dal 1° minuto ma subentra a partite corso; quando l’avversario, causa stanchezza, non riesce più a rispettare le corrette spaziature tra reparti e quindi si sfilaccia offrendo praterie che ben si prestano a essere percorse da abili contropiedisti come il colombiano.

Gasperini, abituato a schierare in avanti il totem Zapata, lo “scomparso” Iličić e l’ex attaccante ormai fantasista a tutto campo Gomez, ha pensato bene di impiegare Luis quale arma letale con il contagocce – tra poco vi forniremo alcuni dati a tal proposito – ma quanti danni arreca una volta utilizzato dal mister nativo di Grugliasco!

I suoi dribbling ubriacanti e i suoi scatti sono valsi fino ad ora 18 reti nel torneo nazionale e 1 segnatura in Champions League. Siamo sicuri che contro i francesi riuscirà a incrementare il suo attuale bottino europeo portandolo a un totale di almeno 2.

Luis Muriel: non chiamatelo bomber di scorta

Se potete, evitate di chiamarlo bomber di scorta altrimenti si offenderebbe e non poco; se desiderate lo stesso affibbiargli un’etichetta ricordate che lui, numeri alla mano, è il miglior 12° uomo della Serie A.

Ebbene sì: Luis Muriel, ogniqualvolta chiamato da mister Gasperini a fare la differenza in campo, è stato in grado di offrire un contributo molto importante alla causa atalantina. Vi snoccioliamo i seguenti numeri per farvi meglio comprendere di cosa stiamo parlando; il colombiano, quest’anno a quota 18 reti nella classifica marcatori, ha segnato un gol ogni 69,2 minuti di gioco e i minuti da lui disputati sono stati poco più di 1246, ovvero qualcosa come 14 partite intere circa.

Cifre davvero impressionanti per un attaccante che, come ci ricordano i colleghi di pokerstarsnews.it, è stato più e più volte vicino a vestire la maglia di Milan e Inter senza che ciò di fatto accadesse.

Poco male visto che il velocissimo ariete della Dea oggi milita comunque in una Big; che addirittura vorrebbe provare a superare l’ostacolo PSG in Champions League per approdare in semifinale.

Detto così sembrerebbe pura follia, eppure non dimentichiamoci che i nerazzurri di Bergamo hanno inanellato così tanti risultati positivi e hanno mostrato un gioco di bellezza talmente rara che una vittoria sulla corazzata vestita di blu non sarebbe così inverosimile.

E poi, diciamoci la verità, con un Muriel in questo stato di forma raggiungere tale obiettivo è più di una semplice possibilità. Tutto dipenderà ovviamente in primis da che partita disputerà l’Atalanta; e in seconda battuta da quanto grande sarà la voglia del colombiano di scrivere una pagina sportiva che verrà letta e riletta anche tra 20-30 anni da tutti noi amanti del calcio.

Tra le linee si può fare

Non crediate: noi non siamo per natura degli inguaribili ottimisti; ma quando abbiamo saputo che l’avversario dell’Atalanta del jolly Luis sarebbe stato l’ostico PSG, abbiamo tirato un mezzo sospiro di sollievo.

Una volta evitati squadroni quali Real Madrid e City, team non alla portata dei bergamaschi, la “pescata parigina” ci è parsa una delle migliori possibili; poiché la formazione diretta da Thomas Tuchel in difesa non è per nulla insuperabile.

I centrali Silva e Marquinhos non sempre sono all’altezza della situazione, così come le ali Bernat e Meunier abituate a spingere e non a coprire. Lo stesso centrocampo, di assoluta qualità, non è abituato a fare filtro davanti al reparto arretrato; ed è solito sbilanciarsi in avanti per aiutare i fenomeni Mbappè, che probabilmente non ci sarà, Neymar e Icardi a segnare una o più reti.

Stando così le cose, Muriel è il giocatore che serve per provare a spaccare il match in due; inserendosi tra le linee sarà facile per lui scompaginare il quadro tattico avversario.

Già ce lo immaginiamo alzarsi dalla panchina, entrare in campo verso il 60°-65° minuto a gara in perfetta parità; e graffiare i francesi con una sgroppata delle sue!

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