L’esperienza argentina di Daniele De Rossi: storica bandiera della Roma, decise di chiudere la propria carriera in modo alternativo, in Sud America.

Siamo nel 2019, la Roma decide di non rinnovare il contratto al proprio capitano, Daniele De Rossi. Centrocampista roccioso e tecnico, dedica la propria carriera alla squadra della Capitale, ereditando la fascia di capitano da Francesco Totti. E’ un addio sofferto, il giocatore non se la sente di militare in un altro club italiano che possa sfidare la sua Roma, così opta per una scelta romantica e da vero appassionato; a 36 anni vola oltreoceano per giocare nel Boca Juniors.

L’esperienza argentina di Daniele De Rossi: Debutta a luglio dello stesso anno, siglando subito una rete nella partita persa ai rigori contro l’Almagro. Il rendimento non sarà sicuramente dei migliori, nonostante il gol alla prima presenza. Il centrocampista totalizzerà solamente 7 presenze, per un totale di 432 minuti giocati e conseguente ritiro a gennaio 2020.

Quest’avventura, però, proprio come raccontato dallo stesso giocatore, resterà impressa nella sua mente. Riportando alcune sue dichiarazioni fatte a Sky, possiamo comprendere ancora meglio le sue sensazioni.

Sulla sua breve esperienza al Boca: “Avrei bisogno di una quarantena intera per raccontare quello che ho vissuto in quei sei mesi come emozioni. È un posto unico, molto simile all’Italia, più di quanto pensiamo, anche perché metà di loro sono di origini italiane. Vivono di passione per qualsiasi cosa, dal cibo alla musica, fino alla passione per il calcio. È un campionato su cui si può discutere tecnicamente e tatticamente, ma in sei mesi non ho visto un giocatore che tirasse indietro la gamba o che non desse il 200%”.

Infine, sul tifo argentino: “Non è voler fare i ruffiani, perché non mi piace, ma la cosa più bella è ciò che vedi sugli spalti. È un calore che noi non abbiamo più in Italia, è passione pura e disinteressata. La Bombonera è lo stadio più assurdo e clamoroso del mondo, auguro a tutti gli appassionati di poterlo visitare durante una partita del Boca. Io mi sento un privilegiato ad averci giocato, anche se è durato poco”.

 

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